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Pesce di Aprile: Spiegare lo Scherzo ai Bambini

di Maria Corbisiero

01 Aprile 2016

Se a Carnevale ogni scherzo vale, il primo giorno d’Aprile i burloni trovano pane, pardon pesci, per i loro denti.

È tradizione di questo giorno infatti giocare piccoli e simpatici “tiri mancini”, scherzi chiamati pesce di Aprile, a vittime ignare o designate da tempo.

Ma come spiegare questa particolare usanza ai bambini?

Pesce di Aprile: origini e tradizioni.

Pesce di Aprile: Spiegare lo Scherzo ai Bambini

Prima di parlare di scherzi e altro bisognerebbe innanzitutto ben comprendere le origini di questa particolare tradizione ma, pur effettuando accurate ricerche, l’unica certezza è che non vi sono certezze sulla nascita del pesce di Aprile.

No, non vi sto giocando un brutto scherzo, semplicemente non vi è un’origine ben nota di questa tradizione ma solo diverse teorie, alcune molto simili tra loro.

L’origine più “quotata” è datata 1582, il pesce di Aprile infatti viene associato all’introduzione del calendario gregoriano, quando papa Gregorio XIII definì che il primo giorno dell’anno si sarebbe festeggiato il 1° gennaio.

In precedenza infatti il Capodanno veniva celebrato tra il mese di Marzo ed Aprile, ne sono un esempio i popoli inglesi e irlandesi che fino al 1752 festeggiavano l’inizio del nuovo anno il 25 marzo.

Tale cambiamento creò confusione in alcuni che, nonostante il nuovo calendario, continuarono a celebrare il primo dell’anno, seppur in modo fittizio, in concomitanza con l’arrivo della primavera. Alcuni burloni pensarono addirittura di scambiarsi dei doni inutili, come ad esempio dei pacchi regalo vuoti, per ricordare quella festività ormai superata.

Questa strana tradizione fu chiamata in Francia con il nome di “poisson d’Avril, letteralmente tradotto in pesce di Aprile.

Pesce di Aprile: l’ipotesi meno accreditata.

Altra ipotesi, seppur meno accreditata, è quella che riguarda i pescatori (il che avrebbe anche un maggior senso e collegamento con i pesci – ndr).

Si narra infatti che durante i primi giorni del mese di Aprile alcuni pescatori tornavano dalle battute di pesca con le reti vuoti. Tale insuccesso diventava motivo di scherno da parte degli abitanti del villaggio che, successivamente, gettavano pesci morti o fritti nei fiumi e nei mari per ingannare i pescatori.

In sostanza, viene usata l’espressione pesce di Aprile per indicare una persona che, proprio come questi animali acquatici, abboccano all’amo divenendo vittima di uno scherzo.

Pesce di Aprile: spiegare lo scherzo ai bambini.

Pesce di Aprile: Spiegare lo Scherzo ai Bambini

In questo giorno anche i più piccoli possono divertirsi ad organizzare scherzi ad amici e parenti, ciò che più conta però è non dimenticare mai lo spirito goliardico dell’usanza.

È infatti importante ricordare ai nostri figli, ma anche a noi stessi, un concetto che sta alla base di ogni scherzo: bisogna “ridere con” e non “ridere di”.

È fondamentale che il bambino capisca che uno scherzo o un gioco può considerarsi bello e divertente nel momento in cui si ride tutti insieme. Al contrario, se il destinatario dello scherzo rimane deluso o, ancor peggio, mortificato ed impaurito dalla burla subita significa che non abbiamo fatto la cosa giusta.

Un esempio pratico è stato chiedere a mio figlio quale fosse la cosa che più lo spaventa e che più lo fa star male.

Lui mi ha ovviamente risposto di avere paura del buio (cosa di cui ero già a conoscenza), quindi gli ho spiegato che non sarebbe stato di certo contento se per scherzo lo avessi lasciato da solo in una stanza completamente buia e senza luce.

Allo stesso modo, conoscendo la mia fobia per i ragni, lui sa che per me non sarebbe affatto divertente ritrovarmi uno di quegli odiosi aracnidi a 8 zampe su una qualunque parte del corpo o in giro per casa.

Scherzare si ma nel modo giusto e senza recare alcun danno fisico o morale alla propria “vittima”.

Un esempio di pesce di Aprile da poter fare con i bambini a “danno” di un ignaro papà è una cena a base di pesce. Per sapere come prepararla clicca QUI.

 



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