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Svezzare il Bambino in Estate: i Consigli della Nutrizionista

Per i bimbi nati in inverno arriva ora la fase dello svezzamento. Molte mamme si domandano se si può svezzare il bambino in estate, con il caldo. Se fosse sbagliato, tutti i bambini nati in inverno si troverebbero ad anticipare di parecchio o a posticipare di un paio di mesi lo ...

di Dott.ssa Maria Paola De Biase

21 Luglio 2016

Per i bimbi nati in inverno arriva ora la fase dello svezzamento. Molte mamme si domandano se si può svezzare il bambino in estate, con il caldo.

Se fosse sbagliato, tutti i bambini nati in inverno si troverebbero ad anticipare di parecchio o a posticipare di un paio di mesi lo svezzamento. Si sa che è preferibile eseguire l’allattamento, quando è possibile in maniera esclusiva al seno, fino ai 6 mesi e dopo iniziare con l’introduzione dei vari cibi.

Quindi se il bambino compirà i 5-6 mesi in concomitanza con l’arrivo dell’estate o con il caldo già “avviato” non dovremo rimandare il suo svezzamento.

Perché quindi dovrebbe essere controindicato svezzare il bambino in estate?

svezzare il bambino in estate i consigli della nutrizionista

Forse chi pensa che sia sbagliato svezzare il bambino in estate penserà al cibo che facilmente deperisce.

Questo è un problema che non si pone, avendo a disposizione sempre il frigorifero che mantiene una temperatura tale che il cibo rimanga “integro”. Questo problema sussisteva fino a prima della presenza del frigorifero in tutte le case.

 

Ovvio che se dovessi prevedere gite fuori porta o pranzi al mare dovrò attrezzarmi in modo tale che il cibo del bambino rimanga intatto e non deperisca, mantenendo sempre una certa temperatura, soprattutto se si tratta di alimenti preparati in casa e non confezionati.

L’ideale sarebbe adeguare l’alimentazione del bambino a quella della famiglia o viceversa, così posso accorgermi nell’immediato se un cibo è andato a male semplicemente perché se ho dubbi lo assaggerò io per prima.

Svezzare il bambino in estate: con il caldo il bambino ha meno fame.

In estate, con il caldo, non è sempre vero che il bambino avrà meno fame.

È vero invece che il caldo ci porta a prediligere cibi più freschi, come frutta e verdura, ricchi di Sali minerali che compensano le perdite che abbiamo con il sudore. Quindi anche lo svezzamento estivo dovrà prevedere piatti freddi, e non le solite pappe calde che lo porteranno a mangiare meno.

 

Ma se il bambino avrà realmente meno fame e mangerà meno per qualche giorno non occorre preoccuparsi troppo e fare un passo indietro ritornando al solo latte. La cosa importante è assicurarsi che nella giornata il bambino mangi anche piccole dosi del suo piatto, faccia piccoli assaggi di ogni portata.

La fame prima o poi ritornerà e il bambino per primo ci comunicherà che è pronto a mangiare.

Quello che possiamo fare è creare un ambiente più idoneo al bambino, non troppo caldo (ma nemmeno troppo freddo, da polo). Evitiamo di far mangiare il bambino in ambienti troppo caldi, ad esempio in spiaggia o nei parchi se la temperatura è troppo alta.

Svezzare il bambino in estate aumenta le reazioni allergiche.

Alcune leggende parlano anche di questo. Non è un problema di allergia correlato al caldo, magari il discorso allergie è più collegato alla frutta che possiamo dare al bambino che viene svezzato.

Tra i frutti estivi dobbiamo prestate attenzione a pesca e albicocca, entrambe da introdurre non prima degli 8 mesi. Soprattutto nei bambini i cui genitori sono soggetti allergici a questi frutti, bisognerà prestare molta attenzione a eventuali reazioni. Lo svezzamento, iniziato in qualsiasi periodo dell’anno, vedrà sempre prima l’introduzione di mela, pera e banana e poi di tutti gli altri frutti.

 

Quindi appare scontato affermare ora che si può svezzare in ogni mese e stagione dell’anno senza andare incontro ad alcun rischio.

Anzi, svezzare il bambino in estate può avere i suoi vantaggi se pensiamo alla parte pratica: le mamme lavoratrici in estate possono dedicarsi allo svezzamento con più tranquillità se sono in ferie e hanno più tempo da dedicare a questa “nuova attività”.



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