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Nuovo Attentato ad Ansbach, Germania: 12 Feriti e 1 Morto

di Federica Federico

25 Luglio 2016

Un ordigno è esploso poco lontano da un’area concerti mentre 2.500 persone assistevano ad uno spettacolo all’aperto, è accaduto tutto alle 22:00 di ieri sera. Si tratta di un nuovo attentato e poteva lasciare dietro di sé una scia di morte anche maggiore, è successo ancora in Europa e di nuovo in Germania, questa volta ad Ansbach, città non lontana da Norinberga.

A pochissime ore di distanza dall’attacco a Monaco di Baviera si apre un’altra lista nera di morti e feriti, un nuovo attento fa ancor di più precipitare nel terrore la Baviera, la Germania e con essa l’Europa tutta.

Mentre nel centro commerciale Olympia un uomo, un giovane attentatore 18enne, ha aperto il fuoco su bambini, famiglie, uomini e donne, ieri sera, poco dopo le 22:00, ad Ansbach c’è stata una violenta esplosione che ha provocato il ferimento di 12 persone e la morte di un individuo.

nuovo attentato ad Ansbach

Il boato ha seminato sangue e paura poco lontano da un’area concerti ove erano già assiepati gli spettatori, ben 2.500 individui. Subito dopo la deflagrazione tra la folla si è velocemente diffuso il panico. Solo il pronto intervento dei soccorsi e delle autorità è riuscito ad evitare il peggio. La zona è stata immediatamente sgomberata e le operazioni sono state coordinate dall’alto attraverso un elicottero, mentre in municipio si è immediatamente resa operativa un’unità di crisi.

A perdere la vita nell’esplosione è stato proprio l’attentatore, identificato come un rifugiato siriano di 27 anni.

Le autorità hanno fatto spere che l’attentatore aveva avanzato richiesta d’asilo ma la sua domanda era stata respinta un anno fa; tenuto conto del conflitto in Siria gli era stato, però, concesso di continuare a vivere in Germania con un permesso di soggiorno provvisorio.

La matrice del nuovo attentato non è ancora certa, si indaga sui legami dell’attentatore e sulla sua vita.

Il killer ha cercato di accedere all’area del concerto, lo hanno dichiarato gli addetti alla sicurezza che l’hanno fermato poiché era sprovvisto di ticket. Se la deflagrazione fosse avvenuta tra la folla i morti sarebbero stati certamente molti e i feriti tanti di più. L’ordigno era rudimentale ma al suo interno erano stati aggiunti pezzi di metallo, simili a quelli utilizzati per la lavorazione del legno.

Dell’attentatore si sa anche che ha tentato il suicidio due volte ed è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico.

Nuovo attentato ad Ansbach: a provocare la morte di un uomo, con tutta probabilità lo stesso attentatore, e il ferimento di 12 persone è stato un ordigno esplosivo.

Le autorità, per quanto caute in attesa di ogni indispensabile accertamento, hanno parlato di un nuovo attentato la cui matrice è ancora da approfondire ma l’esplosione è stata certamente causata da una deflagrazione volontaria. Non si è trattato di una fuga di gas, come era stato inizialmente ipotizzato e riportato dai mezzi di informazione tedeschi.

Ci stiamo abituando al computo delle vittime e stiamo assistendo a sanguinari colpi di scena che feriscono profondamente l’Europa, è come se vivessimo in un teatro di clandestino orrore ove la guerra non resta più un concetto lontano, distante, insolito. Ad ogni nuovo attentato dobbiamo fare i conti con la necessità di sicurezza e il bisogno di giustizia che i cittadini comuni non possono non rivendicare, pur sapendo, però, che la violenza è una spirale e come tale va risolta alle origini.

Ad ogni nuovo attentato siamo costretti a svelare ai nostri figli che la violenza è parte del mondo, è un verbo che ancora si coniuga col potere e che ancora si alimenta col mercato delle armi.



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