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Bambino di 10 Mesi Vittima di una Aggressione Violenta

di Federica Federico

29 Luglio 2016

La polizia ha fatto irruzione su un treno per trarre in salvo un bambino di 10 mesi vittima di una aggressione violenta.

Il piccolo aveva viaggiato sul treno per tutta la notte. Sebbene fosse insieme alla mamma e al compagno di lei, un giovane 22enne, questi due adulti facevano tutt’altro che proteggerlo.

Bambino di 10 mesi vittima di una aggressione durante un viaggio in treno in una notte da incubo.

Durante il viaggio, l’uomo con cui si accompagnava la madre ha ripetutamente punto il bambino con una spilla da balia, ne ha conficcato l’ago nell’area intorno all’orecchio e giù verso il collo. La mamma non ha mai difeso suo figlio, non è intervenuta a tutela del piccolo nemmeno quando il compagno lo ha violentemente colpito alla testa col telefono cellulare provocandogli persino una lieve ferita.

Bambino di 10 mesi vittima di una aggressione

Per quanto impietriti dinnanzi alla crudeltà a cui stavano assistendo, i passeggeri hanno chiamato la polizia. Gli agenti si sono fatti trovare ad uno scalo ferroviario e una volta sul treno hanno fermato madre e compagno prendendo in custodia il piccolo.

 

Il bambino è stato affidato ai servizi sociali mentre il “patrigno” è stato arrestato con l’accusa di violenza domestica. Dell’uomo si è scoperto che aveva già precedenti penali, su di lui pendevano pregresse accuse per violenza e lesioni, era stato in carcere ed era stato liberato sulla parola. Nelle more del processo, il giudice ha rifiutato ogni cauzione.

Bambino di 10 mesi vittima di una aggressione violenta, è accaduto tutto nella notte tra mercoledì e giovedì in un vagone di un treno in viaggio tra Sydney e la costa centrale australiana.

La polizia ha fatto irruzione sul treno alle 8:30 presso la stazione di Woy Woy, la piccola vittima è stata trovata in stato di agitazione legata nel suo passeggino e con una visibile lesione al capo.

“Il piccolo si rifiutava di prendere il latte, il patrigno per punirlo lo ha colpito al capo col cellulare.” Questo il racconto dei testimoni della brutale aggressione al bambino di 10 mesi.

Le autorità non hanno mancato di sottolineare l’importanza di segnalazioni come questa: chi è testimone di violenze familiari e domestiche non deve mai divenire spettatore passivo. Vincere l’indifferenza può equivalere a salvare una vita.



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