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Matrimonio Cristiano, Cosa Cambia per gli Sposi?

di Anna Pannico

13 Ottobre 2016

In molti si chiedono quale sia la differenza tra la celebrazione di un matrimonio cristiano ed il rito civile. Nella vita matrimoniale quotidiana non vi sono grosse differenze, ma chi crede nel matrimonio come sacramento testimonia che in realtà l’unione dinnanzi a Dio e il rito civile non sono propriamente la stessa cosa.

Se nella vita di ogni giorno tutto resta uguale, a prescindere dalla celebrazione religiosa, cosa cambia per chi sceglie di sposarsi in chiesa e vivere un matrimonio cristiano?

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Un punto importante da chiarire è che il matrimonio cristiano è prima di tutto uno scelta degli sposi. La celebrazione del matrimonio in chiesa, anche se “così fan tutti“, non è un obbligo di legge e non dovrebbe essere nemmeno una consuetudine sociale.

In realtà il rito sull’altare del Signore, ovvero in chiesa, presuppone che vi sia stato da parte degli sposi un antecedente “percorso cristiano”.

Un vero percorso cristiano non si riduce al corso prematrimoniale, ma è da intendersi come un cammino abbracci nel profondo i due giovani, almeno durante gli anni del fidanzamento, tempo sacro di preparazione a vivere un matrimonio consacrato dinnanzi a Dio.

 

Nella realtà dei matrimoni odierni, eccetto le rare eccezioni, la celebrazione in chiesa viene preferita al rito civile per motivi differenti da quelli religiosi.

Spesso è frutto di una consuetudine di famiglia che si ripete, un contentino per la mamma e la suocera che ci tengono al sacramento.

Magari la si sceglie perché la celebrazione in chiesa dura più tempo rispetto al rito civile e dà anche la possibilità ai fotografi di strappare scatti più originali, meglio ancora se la chiesa è geograficamente situata in una bella località.

Una chiesa adornata è una location più bella rispetto ad una banale sala comunale.

Nel complesso la celebrazione in chiesa rende la giornata più lunga, l’omelia del prete, il coro e l’altare preparato fanno comunque un certo effetto.

Non è difficile quindi capire che spesso nell’approccio al matrimonio cristiano, almeno per come viene modernamente concepito, possono esservi delle incoerenze di base. Il rito in chiesa pretenderebbe un’adesione spirituale a dei principi morali che posso aiutare la coppia a vivere un lungo matrimonio felice.

matrimonio cristiano senso

Il matrimonio cristiano non è un rito scaramantico, ma rappresenta la ferma volontà di voler mettere Dio al centro, scegliendo Cristo come unico modello di amore al quale rimanere fedeli, anche nelle difficoltà.

 

Si può facilmente intendere che la differenza tra il matrimonio cristiano e quello civile non sta tanto in una diversità di situazioni e circostanze, le quali assumono in entrambi i casi i medesimi sviluppi, ma si tratta principalmente di un modo di vivere l’amore con il proprio coniuge.

Chi sceglie di sposarsi da cristiano si impegna ad assumere come unico modello d’amore quello di Cristo, lo stesso che per amore della sua Sposa, la Chiesa, ha sacrificato tutto anche la vita.

Quindi, sposarsi dinnanzi a Dio è un qualcosa di molto più grande e profondo che va oltre la festa, gli abiti, i fiori, i ristoranti costosi.

Nel giorno in cui si presentano all’altare gli sposi chiedono a Dio di benedire quell’amore che a Lui consegnano e gli domandano di infondere i loro cuori.

Per chi crede, far entrare Dio nel proprio amore significa costruire una casa sulla roccia, assicurarsi il sostegno divino per sempre, in qualunque situazione che la vita ponga dinnanzi. Far entrare Dio nella propria relazione significa garantirsi un “supporto speciale” soprattutto nelle situazioni di buio e crisi in cui gli sposi possono trovarsi, certi del fatto che il Signore non li abbandonerà e darà loro tutta la forza necessaria.

matrimonio cristiano

 

Allo stesso tempo scegliere di vivere un matrimonio cristiano con un “Amore da Dio” non è assolutamente semplice.

E’ un Amore che dà sicuramente pienezza, ma non è tale se non dà anche sofferenza, una sofferenza però non fine a se stessa ma tutta da vivere nell’ottica della croce che al terzo giorno ha portato Cristo alla resurrezione eterna!

Anche l’organizzazione della festa può assumere uno stile completamente diverso facendo prevalere ancora una volta il senso del matrimonio cristiano.

matrimonio cristiano senso

L’organizzazione della festa porta via molto tempo, talvolta anni pur di rendere ogni minimo dettaglio della giornata unico ed indimenticabile. Molto spesso si investono enormi capitali in locali, abiti e fiori di lusso e la lista degli invitati si riempie di conoscenti e parenti “lontani”, come se spendere tanti soldi fosse sinonimo di buon matrimonio.

 

 

Anche la festa può essere organizzata evitando sprechi e puntando all’essenziale. Questo non vuol dire rinunciare ad una bella festa. Ma chi sentitamente celebra il matrimonio in chiesa dovrebbe ma mettere al primo posto l’ospite più importante che ha scelto di invitare quel giorno: Cristo.

Come in quasi tutte le cose della vita anche nel caso del matrimonio cristiano conta la qualità e non la quantità. Ma non la qualità del cibo mangiato, dell’abito indossato e del locale scelto. La qualità primaria di cui preoccuparsi è la qualità dell’Amore che viviamo.

Mettere Dio al centro del proprio amore indubbiamente significa dare qualità alla relazione umana, una qualità che non deluderà e non finirà mai. In fondo quel che ci resta da vivere alla fine della festa è solo l’Amore, tutto il resto prima o poi sarà un semplice ricordo. In Amore quindi, vale la pena dare importanza all’essenziale.



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