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Lettera di un Marito alla Moglie: Grazie

di Gioela Saga

03 Febbraio 2017

Ci sono cose che ogni donna vorrebbe sentirsi dire e che ogni madre meriterebbe di sentirsi dire almeno una volta nella vita.

 

Spesso i detti che “tanto lo sai che ti amo”, “tanto lo sai che ti apprezzo”, non funzionano proprio ed è bello poter sentire alcune parole risuonare nella nostra mente, anche solo se le leggiamo scritte in una lettera, come ha fatto un marito eccezionale con sua moglie, madre dei suoi quattro figli.

 

In questa lettera di un marito alla moglie si sente tutto l’amore e la riconoscenza per una vita dedicata all’altro.

Lettera di un marito alla moglie

lettera di un marito alla moglie

Tony Wilson è un radio presentatore australiano abbastanza famoso nel suo paese, è sposato con Tamsin e hanno quattro figli, di cui uno, Jack, soffre di paralisi cerebrale.

 

Questo marito meraviglioso decide di scrivere finalmente una lettera alla donna della sua vita, colei che lo ha reso padre e l’uomo più felice sulla terra.

Le parole di questa lettera di un marito alla moglie sono quelle che tutte noi meriteremmo di sentire, almeno una volta nella vita.

 

La lettera che avrei già dovuto scriverti da molto verte su una parola sola: Grazie.

Grazie per i nostri meravigliosi figli. Li hai cresciuti nel tuo corpo anche se per metà appartengono a me.

Il tuo impegno mentale e fisico in questi anni è stato straordinario e avrei dovuto scriverti questa lettera tanto tempo fa.

 

Mi ricordo delle tue gravidanze, le tue nausee, di te che mi accompagnavi mentre non stavi bene e portavi una copertina in aereo perché avevi sentito dire che a quelle altitudini potevi essere esposta a radiazioni nocive…

 

Abbiamo capito fin dalla prima gravidanza che per te il vomito non appartiene solo al primo trimestre ma anche al secondo e al terzo, fino alla fine. Non c’è modo di alleviarlo, fino a quando ti ho portato in ospedale per il travaglio.

lettera di un marito alla moglie

I sintomi di nausea e vomito sono cominciati alla settima settimana, il che significa, su 38 i gestazione, 31 settimane di disagio, moltiplicato per le gravidanze fanno 124 settimane, o 868 giorni spesi a vomitare, una media di 10 volte al giorno, 8680 volte.

 

Un numero che hai affrontato per me, per noi, per la nostra famiglia, e ti ringrazio.

La lettera di un marito alla moglie, madre dei suoi figli

Sappiamo che dietro a tutto ciò c’è stato anche altro: 13 gravidanze e ben nove aborti spontanei, quattro dopo le 10 settimane, dopo che avevamo già cominciato a sperare.
Tu hai affrontato tutto questo per m,e, per noi, per la nostra famiglia: grazie.

 

Per la nascita di Polly hai affrontato nove ore di travaglio, travaglio che è una parola che non tende neppure l’idea, deve esser stata inventata da un uomo…dovevano dargli un nome duro, terribile, qualcosa di incomprensibile, fatto di sillabe impronunciabili come frucktenschmerzen o qualcosa del genere.

 

 

Hai dovuto affrontare un’emorragia post partum, un’operazione per rimuovere la placenta, trasfusioni di sangue, quasi un’isterectomia e 48 ore di terapia intensiva, quella notte ho avuto paura ma tu hai superato tutto, per me, per noi, per la nostra famiglia e ti dico grazie!

Lettera di un marito alla moglie: tutto l’amore che si mette in una vita

 

Per quello che era successo con Harry, Jack era un cesareo programmato, non prima delle 34 settimane però quando ha deciso invece di arrivare. Ora sappiamo che quel giorno ha subito un danno cerebrale e abbiamo fin da subito lottato per la sua vita, quando è stato portato in un altro ospedale di urgenza.

 

Malgrado il cesareo, sei stata dimessa in fretta, solo dopo tre giorni e ti spostavi da casa all’ospedale per seguire i bambini e Jack, contemporaneamente.

 

Due settimane dopo abbiamo saputo della malattia di Jack, non sapevo come dirtelo, è stata la telefonata più brutta della mia vita.

Eravamo nel panico insieme, senza sapere quello che avremmo dovuto affrontare, cosa sarebbe stato il nostro futuro, è stato un fulmine che ci ha colpito, ora sappiamo che Jack valeva tutto questo.

 lettera di un marito alla moglie

Tam, tu hai vissuto la diagnosi, gli appuntamenti dai medici, la speranza, le delusioni, la paura del futuro, i progressi che tutti ci dicevano che stava facendo ma che noi facevamo fatica a vedere.

 

Sarebbe stato impossibile per me affrontare questa vita da solo, ma possibile con te al mio fianco e con te al suo fianco.

La lettera di un marito alla moglie per dirle: Grazie

Il momento che ho deciso di scriverti questa lettera, è stato quando hai partorito Alice.

E’ nata a 38 settimane, hai subito sette mesi di nausea, le tue caviglie erano gonfie, stavi per affrontare un altro cesareo, per me, per noi,…

 

Avevo paura durante la gravidanza, ti ho ammirato, e ti sono grato per il tuo ottimismo, la tua capacità di focalizzarti sul meglio.

Lettera di un marito alla moglie: le parole che ha sempre voluto dirle

Quando eri in travaglio ti sentivo parlare, cercavi di dare il meglio, parlavi dei tuoi studi di arte, di una carriera che avevi interrotto per crescere i bambini, come ti ammiravo. Sembravi calma, soprattutto in confronto a me.

 

Ancora l’emorragia non si fermava dopo il parto e il medico stesso era preoccupato, tanto che alla fine ci ha detto per sdrammatizzare dopo che il peggio era passato: “Mi promettete di non avere più figli?”

 

Tam, abbiamo 4 figli è come se ci fossimo duplicati. Il tuo amore si irradia in tutta la casa. Amo vederti come genitore, vedere la cura e il tempo che metti nell’intagliare una zucca con il bimbi o fare le caramelle o accompagnarli alle attività sportive…ci sarà tempo per questo di scriverti anche un’altra lettera.

lettera di un marito alla moglie

 

Per ora voglio ringraziarti per le gravidanze, le nascite che ti hanno impegnato più di un giocatore di football professionista.

Sei stata un guerriero, emotivamente e fisicamente e mi hai dimostrato che la vita è straordinaria, una vita che nel 1999 non avremmo neppure potuto immaginare, quando ci incontravamo ancora in un bar, dopo che ci eravamo innamorati a prima vista, anche e tu insisti nel fatto che ci eravamo già visti volte prima ma io non ci avevo fatto caso. a fare due chiacchiere.

 

A Tamsin, mia moglie, che ha cambiato la mia vita, lo scriverò pubblicamente, ti devo questa lettera, in cui ti dico quanto ti amo e ti prometto che ne riceverai una ancora più privata. Con tutto il mio amore. Tony.”

 

 

Fonte: Smh.com.au



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