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Dipendente Incinta Riceve Proposta Shock dal Datore

di Maria Corbisiero

27 Marzo 2017

L’indignazione è tanta e l’amarezza anche, questi i sentimenti a cui hanno dato voce coloro che hanno commentato la proposta shock che un datore di lavoro, gestore di una piccola azienda di artigianato, ha fatto alla propria dipendente incinta.

Una notizia che ha scaturito non poche polemiche ma che ha messo in luce una cruda ed infelice realtà lavorativa che in molti, soprattutto donne, oggi ancora vivono.

Dipendente incinta riceve una proposta shock dal datore di lavoro.

Dipendente Incinta Riceve Proposta Shock dal Datore

A denunciare i fatti è Nicola Atalmi, segretario provinciale della Cgil di Treviso, che lo scorso mercoledì 22 marzo ha pubblicato sul suo profilo facebook – faccio riferimento a post che non sono coperti da privacy e quindi visibili a tutti – la conversazione avuta con la dipendente incinta di cui sopra.

 

In breve, la giovane futura mamma, una 25enne con contratto di apprendista in una piccola azienda di artigianato che conta due dipendenti, dopo aver comunicato la lieta notizia al proprio titolare si è ritrovata di fronte ad un amaro bivio.

Il datore di lavoro infatti, vista la concreta eventualità che la donna avrebbe usufruito del congedo di maternità, che ricordiamo è un diritto che spetta alla dipendente incinta, le avrebbe proposto di usare il corrispettivo sostenuto dall’Inps per pagare un eventuale sostituto.

In caso contrario si sarebbe detto ben accetto a ricevere delle “spontanee” dimissioni.

Intervistato da diversi quotidiani, tra cui Il Gazzettino e il Corriere del Veneto, il segretario della Cgil si è detto sorpreso per la reazione della dipendente incinta che non sembrava scandalizzata da una simile proposta piuttosto ha pensato che quella fosse “solo” una strana richiesta.

L’intervento di Atalmi ha fatto si che la vicenda avesse un esito positivo, l’azienda infatti ha deciso che assumerà e pagherà il sostituto della dipendente incinta mentre quest’ultima riceverà la maternità che verrà sostenuta dall’Inps.

Resta tuttavia l’amarezza per una realtà che molte mamme purtroppo conoscono e che in pochi denunciano per evitare “ritorsioni” sulla propria vita lavorativa.

Sono ancora tanti, anche troppi, i dipendenti e lavoratori che ignorano i propri diritti cedendo così a richieste non propriamente lecite pur di non perdere il proprio posto di lavoro.

<<La ragazza in questione – afferma il segretario della Cgil di Treviso riferendosi alla dipendente incinta – non sapeva che una donna incinta non può essere licenziata ed è francamente inaccettabile. Il suo contratto di apprendistato, concluso il periodo di prova, le dava il diritto alla maternità ma lei non lo sapeva. E non è un caso unico>>.

Per Atalmi infatti questa sarebbe la seconda segnalazione in soli 3 mesi, due donne, due future mamme, che hanno dovuto scegliere tra il lavoro e il loro piccolo.

 

Fantascienza? Purtroppo no, questa è una delle nostre tristi realtà!

 



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