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17enne tatuato sulla fronte per punizione: era accusato di furto

di Maria Corbisiero

16 Giugno 2017

Indignazione, rabbia, sgomento, sono queste le sensazioni che si provano nel leggere l’intera storia del 17enne tatuato sulla fronte per punizione.

Coloro che inizialmente hanno visto e contribuito a diffondere il video, senza però conoscere la realtà dei fatti, hanno applaudito i due uomini autori di quella che in seguito è stata definita una vera e propria tortura, convinti che il giovane stesse ricevendo la “giusta” punizione.

 

Peccato che la verità sembra essere ben altra.

17enne tatuato sulla fronte per punizione: era accusato di furto.

17enne tatuato sulla fronte per punizione: era accusato di furto

I fatti risalgono allo scorso venerdì 9 giugno e si sono verificati a São Bernardo do Campo, un comune del Brasile situato nello Stato di San Paolo.

Protagonista della vicenda un ragazzo di 17 anni e i suoi due aggressori, un tatuatore 27enne e il suo vicino 29enne, che lo avevano accusato di furto.

 

Questi ultimi, convinti di essere nel giusto, dopo averlo catturato, lo hanno costretto a farsi tatuare sulla fronte la scritta “eu sou ladrão e vacilão” (Sono un ladro e un idiota), non mandando di sbeffeggiarlo e deriderlo, e hanno provveduto a filmare il tutto con il cellulare del tatuatore e a diffondere il filmato così realizzato in rete.

A rendere ancor più drammatica la storia del 17enne tatuato sono state le sue condizioni e la sua, in seguito, accertata innocenza.

Come si apprendere dalle fonti stampa locali, i familiari del 17enne tatuato sulla fronte non avevano avuto più sue notizie dal 31 maggio scorso.

Le uniche informazioni a loro pervenute in seguito, ossia il 9 giugno, erano rappresentate proprio da quel video che quegli improvvisati “giustizieri” avevano diffuso durante la giornata.

 

Dopo aver ricevuto e visionato il filmato, i familiari del 17 tatuato si sono recati 3° distretto di polizia di São Bernardo do Campo affinché gli agenti rintracciassero il giovane.

La famiglia aveva inoltre spiegato che il 17enne tatuato faceva uso di droghe, soffriva di disturbi mentali ed era seguito dal Centros de Atenção Psicossocial (CAPS), un centro che si occupa di persone che soffrono di gravi problemi mentali.

Grazie al video gli agenti hanno potuto rintracciare il tatuatore e il suo vicino che, una volta interrogati, hanno affermato di aver visto il 17enne torturato mentre cercava di rubare una bicicletta e di aver provveduto a dargli la giusta punizione.

 

Il caso è stato definito come molto grave in quanto, seppur il giovane avesse tentato di rubare la bicicletta (accuse da lui respinte), i due uomini avrebbero sì dovuto fermarlo ma successivamente consegnarlo alla polizia e non infliggergli una pena fisica e psicologica paragonabile ad una tortura.

17enne tatuato: arrestati i due aggressori.

Impaurito ed umiliato per quanto subito, il ragazzo non ha fatto ritorno a casa, è stato poi ritrovato dalla polizia completamente rasato nel pomeriggio di sabato 10 giugno.

Nel contempo i due uomini sono stati arrestati con l’accusa di torture su minore: il giudice ha disposto per entrambi la custodia cautelare, rischiano da tre a otto anni di carcere.

 

Rintracciato il proprietario della bicicletta, oggetto del presunto tentativo di furto da parte del 17enne tatuato, l’uomo ha condannato l’azione del tatuatore e del suo amico.

<<Il solo pensiero non mi, lasciava dormire. Sono andato a letto impaurito, il mio cuore era affranto, ho pianto quella notte>> ha dichiarato.

L’uomo, disabile, ha dichiarato che non era presente quando il 17enne tatuato è stato catturato e che se lo fosse stato di certo non avrebbe agito in quel mondo ma avrebbe sicuramente chiamato la polizia.

17enne tatuato sulla fronte per punizione: era accusato di furto

Il proprietario della bicicletta

In un’intervista rilasciata il giorno dopo il suo ritrovamento, il 17enne tatuato si è dichiarato del tutto innocente.

Il giovane infatti nega di aver tentato di rubare la bicicletta ma afferma di esservi inciampato e caduto sopra perché ubriaco.

Inoltre racconta di aver avuto paura e di aver pianto, oltre all’aver cercato di coprire la fronte tatuata con i capelli, azione che avrebbe spinto i suoi due aggressori a tagliargli completamente i capelli.

<<Mio figlio non è un animale – ha dichiarato la madre del 17enne tatuato – Abbiamo bisogno di togliere quella scritta dalla sua fronte perché non è un animale. Tanta gente lo giudica ma nessuno conosce la sua storia. L’unica cosa che vogliamo è giustizia>>.

Essendo la sua una famiglia molto povera, non possono permettersi l’operazione per eliminare il tatuaggio, così come la madre sostiene di non poter curare la sua dipendenza dalle droghe.

 

Particolare che ha permesso l’attivazione dell’amministrazione comunale di São Bernardo do Campo: questi infatti provvederanno al pagamento delle visite mediche necessaria per la rimozione del tatuaggio, operazione che avrà un costo pari a zero per la famiglia.

Anche la Afro Guerrilha, una collettività che si prefigge lo scopo di creare collegamenti tra persone di colore, ha promosso un crowdfunding per raccoglie fondi utili per pagare la sua operazione.

 

 

Una vicenda che ci fa riflettere sull’affrettato giudizio ma soprattutto sulla cattiveria umana che, a quanto sembra, non conosce limiti.

 

Fonte: G1

Fonte foto di copertina: Ingimage – ID Immagine: 02B82223

 



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