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Jonathan Rhys Meyers e la paura di essere padre

di Redazione VitaDaMamma

27 Giugno 2017

Complici anche i personaggi da lui interpretati sia sul grande che sul piccolo schermo, Jonathan Rhys Meyers incarna nell’immaginario femminile il perfetto ruolo di bello e dannato.

Eppure, quest’uomo schivo e dal passato turbolento oggi si presenta come un padre letteralmente innamorato del suo bambino, al punto tale da avere paura di non poterlo più rivedere.

Jonathan Rhys Meyers e la paura di essere padre.

Jonathan Rhys Meyers e la paura di essere padre

Affascinate, tenebroso e dallo sguardo di ghiaccio, Jonathan Rhys Meyers, attore e modello irlandese che il prossimo 27 luglio compirà 40 anni (non si direbbe ma è così – ndr), deve molta della sua popolarità al ruolo di Enrico VIII nella nota serie televisiva “I Tudors”.

Oggi Jonathan Rhys Meyers è impegnato nella promozione del suo ultimo film, Black Butterfly, un thriller americano in uscita nelle sale cinematografiche a partire dal prossimo 13 luglio nel quale interpreta un vagabondo, Jack, accolto in casa dallo scrittore Paul, interpretato da Antonio Banderas, che diverrà poi suo ostaggio.

 

Intervistato dal magazine Vanity Fair, l’attore, che a causa del suo turbolento passato caratterizzato dalla dipendenza da alcool e droga si è visto dare l’etichetta di “cattivo ragazzo”, ha mostrato una nuova parte di se, quella di padre.

Jonathan Rhys Meyers è fidanzato dal 2014 con l’attrice e produttrice statunitense Mara Lane che il 15 dicembre del 2016 lo ha reso padre per la prima volta.

La notizia dell’imminente arrivo della cicogna è arrivato proprio mentre l’attore girava in Italia “Black Butterfly”:

<<Mentre eravamo sul set, mia moglie ha scoperto di essere incinta. E da quel momento, più o meno, non ho pensato ad altro>>.

Il suo mondo, almeno per quanto concerne il privato, è letteralmente cambiato, ancor più dopo la venuta al mondo del piccolo alla quale, come racconta la compagna in un post instagram datato 6 maggio, ha partecipato in modo attivo.

 

 

 

Mara Lane descrive il compagno Jonathan Rhys Meyers come un padre “Ridicolmente amorevole, super protettivo, paziente e attento” nei confronti del piccolo Wolf, nome scelto per il loro primogenito.

 

 

 

 

Un amore che lui sta vivendo con grande trasporto ed intensità:

<<Ora so che cosa significa la felicità. Non avevo mai provato nulla di simile. Un innamoramento immediato e folle, a volte mi sembra che potrei esplodere per il tanto amore. In parallelo a questa gioia, però, mi sono venute delle paure inedite>>.

Il bello e dannato Jonathan Rhys Meyers condivide le paure tipiche di ogni genitore tra cui il non poter vedere crescere il proprio bambino:

<<Io non ho mai avuto paura della morte. E non posso dire di averne nemmeno adesso. Però, da quando sono padre, mi terrorizza l’idea di chiudere gli occhi per sempre perché significherebbe non poterli più posare sul bellissimo viso di mio figlio>>.

Le sue affermazioni confermano il profondo cambiamento che può generare una nuova vita che nasce perché, per quanto forti e spavaldi possiamo essere, il nostro mondo non può essere che stravolto dal miracolo della vita.

 

Fonte: Vanity fairInstagram

 



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