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SIDS: neonato morto nel sonno a 3 mesi e mezzo

Le regole anti SIDS (morte bianca o in culla) che una mamma deve conoscere ed applicare sono poche e chiare, eccole, qui di seguito elencate:

di Federica Federico

10 Agosto 2017

Il 20 dicembre del 2016 è morto Knox, aveva solo 3 mesi e mezzo, ad ucciderlo è stata la SIDS.

 

Il suo papà è uno scrittore americano, vive a La Porte City, cittadina degli Stati Uniti d’America, nella contea di Black Hawk nello Stato dell’Iowa, in un’intervista-racconto a People l’uomo sintetizza con una straziante semplicità la morte di suo figlio (o meglio di qualunque figlio):

“Non esiste una parola nel dizionario che sia capace di descrivere il dolore che si prova quando perdi tuo figlio. Continuo a dire che non so cosa fare con le mie braccia. Le mie braccia sono vuote perché lì c’era sempre lui.”

La causa della morte di Knox è tanto chiara quanto inspiegabile: è stato ucciso dalla SIDS.

SIDS neonato di 3 mesi morto in culla

La sindrome della morte in culla non ha ancora una spiegazione scientifica e uccide i bambini piccoli e piccolissimi nel sonno, senza un motivo apparente, senza sintomi e senza essere immediatamente ricollegabile a particolari criticità di salute.

 

Il papà e la mamma di Knox hanno voluto dare un senso alla morte del loro bambino sensibilizzando le famiglie sui pericoli della morte in culla, SIDS o morte bianca.

SIDS, BAMBINO MORTO A TRE MESI E MEZZO

Knox e la sua famiglia fonte foto People.com

In particolare il padre racconta di avere all’attivo due esperienze felici di paternità, per il papà Knox era il 3° figlio, il primo insieme alla sua compagna e madre del piccolo.

L’uomo ha due figli già grandi, e in qualche modo ha confessato di essersi sentito “immune” da questo killer silente. In realtà si esemplifica spesso il pericolo della morte in culla associando il rischio morte alla complessiva condizione di salute dell’infante.

 

Ma le mamme e i papà devono sapere che la SIDS è la prima causa di morte tra il mese e l’anno di vita, con una particolare incidenza tra i 2 e i 4 mesi, colpisce 1 bambino ogni 2.000 nati vivi, è asintomatica e uccide malgrado la complessiva buona salute delle piccole vittime.

 

Se nell’anno 2015 a causa della SIDS negli Stati Uniti sono deceduti circa 1.600 neonati (come risulta dalle statistiche dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie), in Italia la morte improvvisa in culla porta via 300 bambini l’anno (come risulta dall’opuscolo informativo della Croce Rossa Italiana “Le 10 regole comportamentali per il sonno sicuro del tuo bambino”).

 

Knox era un bambino sano, era stato messo a dormire e non si è più risvegliato. Il papà ricorda l’ultimo addio in ospedale dove fu condotto con una disperata corsa senza alcun esito positivo:

Mi ricordo che eravamo al pronto soccorso e ricordo i medici che entravano e stavano singhiozzando. Ci hanno lasciato tornare da lui per dirgli l’ultimo addio”, racconta il papà.

I genitori di Knox hanno aperto una fondazione volta a sensibilizzare le famiglie alla conoscenza della SIDS e contemporaneamente volta a promuovere la diffusione di uno specifico strumento di controllo del sonno: un calzino per monitorare il livello di ossigeno e la frequenza cardiaca del bebè, simile ai dispositivi di controllo del sonno commercializzati anche in Italia.

 

Questi dispositivi monitorano dei “parametri vitali” e i genitori vengono allertati se i livelli non rientrano nell’intervallo parametrato dal dispositivo stesso.

Recentemente sulla pagina Facebook di Vita da Mamma si è dibattuto dell’argomento rispetto ai dispositivi di monitoraggio del sonno, un’utente ha fatto notare che questi dispositivi meccanici, per quanto casalinghi, riescono a donare serenità alle mamme che li adoperano.

Per correttezza e completezza d’informazione, però, va detto che l’efficacia dei dispositivi meccanici di monitoraggio del sonno non è comprovata scientificamente, almeno allo stato attuale. Questo è quanto riportato sull’opuscolo informativo della Croce Rossa Italiana “Le 10 regole comportamentali per il sonno sicuro del tuo bambino”, fonte delle informazioni anti morte in culla così come recepite e diffuse da Vita da Mamma.

 

Le regole anti SIDS che una mamma deve conoscere ed applicare sono poche e chiare:

  • I neonati devono dormire a pancia in su, in posizione supina e non prona.
  • E’ vivamente sconsigliabile fumare in gravidanza né è ammissibile che il neonato o il bambino sia esposto al fumo passivo delle sigarette.
  • Il bambino non dovrebbe condividere il letto con i genitori; il bebè, per una ninna sicura, deve dormire nella propria culletta, preferibilmente collocata accanto al letto di mamma e papà.
  • Inoltre addormentarsi su poltrone e divani tenendo il bebè in braccio o accanto massimizza i rischi rispetto alla SIDS.
  • Il bambino deve dormire su un materasso adeguato per qualità e ampiezza (deve aderire ai confini della culletta), deve essere traspirante e anallergico oltre che adeguatamente rigido per assicurare una corretta posizione della colonna vertebrale.
  • Ponete il bambino nella culletta in modo tale che i piedini tocchino l’estrema spondina della cualla e ancorate le coperte al materasso, in questo modo il bimbo non potrà scivolare sotto le coperte durante il sonno.

SIDS

Fonte immagine Ostetrica Gaia prevenzione SIDS

 

  • I bambini hanno una temperatura corporea maggiore rispetto a quella degli adulti, evitate di coprirli eccessivamente e lasciate libera la testa (mettere coperte sul capo del bambino è sbagliato).
  • L’uso del cicuccio è ammesso e persino considerato proficuo, seguendo le direttive suggerite dalla Croce Rossa Italiana è preferibile introdurre il ciuccio dopo il 1° mese di vita, con l’accortezza di acquistarne uno ortodonticamente adeguato all’età del bimbo.
  • Affinchè la ninna sia completamente sicura la culla del bambino deve essere libera, non vi devono essere lacci o catenine da ciuccio, pupazzi, copertine sciolte, peluche, eccetera.
  • Vale la pena ricordare che l’allattamento fa bene al bambino, rafforza l’intimità madre e figlio ed è pacificamente ritenuto un presidio anti SIDS.


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