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Bambino non dorme: è tutta colpa della mamma

di Maria Corbisiero

07 Settembre 2017

Ogni genitore quando diventa tale si ritrova a dover affrontare notti insonni fino a quando il sonno del suo bambino non si sarà regolarizzato.

La mancanza di sonno e la stanchezza, nonché i dubbi ad essi legati, sono infatti un argomento di discussione molto comune, soprattutto tra le mamme che ogni giorno si confrontano sulle tematiche legate alla maternità.

 

Oggi, tra le varie disquisizioni sul sonno dei bambini, si potrà aggiungere la conclusione di una recente ricerca secondo la quale sarebbe tutta colpa della mamma se il bambino non dorme o quantomeno non riposa come dovrebbe.

Bambino non dorme: è tutta colpa della mamma.

Bambino non dorme: è tutta colpa della mamma

Condotto dal dottor Sakari Lemola del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Warwick, moderno ateneo situato a Coventry, in Gran Bretagna, e da Natalie Urfer-Maurer dell’Università di Basilea, la più antica della Svizzera, lo studio ha dimostrato la correlazione tra i disturbi del sonno delle mamme e quelli dei loro figli.

 

Lo scopo della ricerca, pubblicata lo scorso luglio sulla rivista Sleep Medicine, era prendere in esame il sonno dei bambini, che segue il modello di sonno dei genitori, nel contesto familiare.

In sintesi, gli studiosi hanno voluto verificare, attraverso l’uso di un’elettroencefalografia, se l’insonnia dei genitori fosse in qualche modo legata al sonno dei loro figli.

 

Per giungere alla conclusione che il bambino non dorme a causa della madre, scagionando da ogni “responsabilità” i papà, i ricercatori hanno esaminato 191 bambini sani, iscritti alla scuola pubblica e di età compresa tra i 7 e i 12 anni, ed i loro genitori monitorando, in casa e durante la notte, il sonno dei primi attraverso un’elettroencefalografia (EEG), ossia la registrazione dell’attività elettrica dell’encefalo che consente di identificare le differenti fasi di sonno.

 

I risultati finali hanno evidenziato una correlazione tra i disturbi del sonno della mamma e quello del bambino, ad esempio se la prima soffriva di insonnia anche il figlio manifestava problemi nel riuscire ad addormentarsi.

Bambino non dorme: quali possono essere le conseguenze.

Come precisato nel testo dello studio, e come ricordato nell’articolo pubblicato sul sito dell’Università di Warwick, il sonno svolge un ruolo fondamentale e concorre al benessere dei bambini.

Se il bambino non dorme in modo adeguato, con la debita fase di sonno profondo, questi potrà manifestare in futuro problemi nell’apprendimento, di memoria e, di conseguenza, anche il suo rendimento scolastico ne risentirà.

<<Questi risultati sono importanti perché il sonno nell’infanzia è essenziale per il benessere e lo sviluppo – spiega il dottor Sakari Lemola – I risultati mostrano che il sonno dei bambini deve essere considerato nel contesto familiare. In particolare, il sonno della madre sembra essere importante per i bambini in età scolare>>.

La ricerca attesta che nei contesti familiari dove vi sono mamme che soffrono di insonnia, il bambino non dorme, si addormenta più tardi, o trascorre meno tempo nella fase di sonno profondo.

Perché se il bambino non dorme è solo colpa della mamma?

Secondo lo studio, la ragione per cui il sonno dei bambini è maggiormente influenzato dalla mamma è da collegarsi al fatto che queste ultime trascorrono mediamente più tempo con loro rispetto ai papà.

 

Nel trarre le loro conclusioni, i ricercatori hanno inoltre considerato altri meccanismi che possono influenzare il rapporto tra il sonno dei genitori e quello dei bambini:

 

  • L’esempio dei genitori: se il bambino non dorme è perché segue le abitudini degli adulti. I piccoli, si sa, sono lo specchio dei genitori, ripetono ogni loro azione, compresa quella di andare a dormire tardi;
  • Predisposizione genetica: se il bambino non dorme è perché condivide gli stessi geni del genitore che soffre di disturbi del sonno;
  • Liti o capricci prima di andare a dormire: il sonno dei genitori e quello dei loro figli può essere influenzato da una diatriba familiare. Nell’articolo pubblicato sul sito dell’Università inglese viene fatto l’esempio della “battaglia” della messa a letto che può innervosire i componenti della famiglia, una condizione che, successivamente, disturberà il loro sonno. È importante dunque andare a letto sereni, evitando, quando possibile, ogni tipo di discussione.

 

 

Fonte: Sleep MedicineUniversità di Warwick

 

 

 

 

Fonte immagine di copertina Ingimage con licenza d’uso ID: ING_17215_14062



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