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Insospettabile pedofilo arrestato: aveva un dossier su Yara Gambirasio

di Federica Federico

30 Settembre 2017

I bambini sono sacri e il modo più orrendo con cui questa sacralità viene violata è l’abuso: la pedofilia è la più aberrante tra le forme di violenza contro i minori, catapulta il bambino nell’orrore e trasforma il corpo in una micidiale macchina del dolore.

 

E’ stato arrestato un insospettabile pedofilo che aveva in casa un dossier su Yara Gambirasio. Il fascicolo conteneva anche un rito, probabilmente non privato né isolato: il rito della pedomessa (così definito dalla stampa).

La rete internet, strumento assai utilizzato dai pedofili, ha tradito l’uomo; a quanto pare, la tipologia e la quantità di materiale rinvenuti in casa sua hanno stupito persino gli inquirenti. L’ insospettabile pedofilo sarebbe un impiegato riminese 53enne, di lui sono state rese note solo le iniziali: D.P..

arrestato un insospettabile pedofilo che aveva in casa un dossier su Yara Gambirasio

Arrestato un insospettabile pedofilo, al momento è detenuto nel carcere dei Casetti, aveva in casa un dossier su Yara Gambirasio, passati al setaccio i suoi computer.

L’inchiesta non si ferma alla casa dell’ insospettabile pedofilo di Rimini, la rete web ha permesso di rintracciare una catena di orchi.

Gli inquirenti hanno sequestrato numerosi computer, cellulari, penne Usb e un fascicolo di 40 pagine completamente dedicate a Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate violentemente uccisa nel 2011.

Il dossier dedicato a Yara Gambirasio potrebbe non avere un valore privato per il pedofilo arrestato, esso potrebbe rappresentare un rito, quello che la stampa definisce “il rito della pedomessa” e potrebbe persino essere diffuso tra i pedofili.

A quanto pare in quelle pagine molte blasfemie avrebbero accompagnato le fantasie più perverse concentrate esclusivamente sulla bimba scomparsa.

La diffusione di materiale pedo-pornografico è aberrante, oltre ad essere un reato, altrettanto aberrante e delittuosa né è la conservazione e l’uso privato. La rete può garantire ai malintenzionati di entrare in rapporto tra loro, di venire a contatto non solo con foto e filmati di bambini ma anche con i piccoli direttamente.

 

Il compito di noi genitori è quello di tutelare l’immagine e la riservatezza dei bambini proteggendone i dati sensibili. E’ altrettanto essenziale monitorare i contatti in rete dei bambini educandoli a non fidarsi di chi non conoscono e a mantenere il pieno riserbo sulle informazioni personali tutelando massimamente la propria immagine.



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