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Neonati offesi e maltrattati: scandalo in ospedale

di Maria Corbisiero

21 Novembre 2017

Gesti irripetibili, comportamenti disdicevoli, piccole ed innocenti creature paragonate a Satana, è quanto denunciato da alcuni utenti della rete che, passando di social in social, hanno reso pubbliche alcune immagini che hanno generato un vero e proprio scandalo.

Protagonisti di questa incresciosa vicenda neonati offesi e maltrattati da alcuni dipendenti di un ospedale militare che avrebbero dovuto prendersi cura di loro e non sbeffeggiarli ed umiliarli pubblicamente.
 

Neonati offesi e maltrattati: scandalo in ospedale

 
Neonati offesi e maltrattati: scandalo in ospedale

Lo scandalo risale allo scorso settembre, ossia quando due dipendenti del Naval Hospital Jacksonville, dapprima identificati come infermieri e successivamente classificati come persone appartenenti allo staff medico, hanno condiviso su Snapchat alcune immagini che hanno generato non poche polemiche.
 
Da Snapchat, che altri non è che servizio per smartphone e tablet che consente di condividere testi, foto e video visibili per sole 24 ore, il filmato e la foto in questione sono state condivise poi su Facebook diventando in poco tempo virali e attirando l’attenzione, nonché la rabbia, di molti utenti.
 
Ma cosa ha generato lo scandalo?
 
Nello specifico, nel video e nella foto postate in rete si vedono neonati offesi e maltrattati, usati come bambolotti o addirittura paragonati a Satana.

Neonati offesi e maltrattati: scandalo in ospedale

Il tutto realizzato e condiviso senza chiedere ed ottenere alcuna autorizzazione da parte dei genitori dei neonati offesi e maltrattati, e senza aver alcuna cura di oscurare il volto dei piccoli.
 
Così facendo i due medici – in una nota ufficiale della Navy Bureau of Medicine and Surgery (BUMED) in seguito pubblicata dall’emittente Action News Jax viene specificato che si tratta di hospital corpsman (HM), ovvero un medico specialista della Marina degli Stati Uniti – hanno commesso diverse violazioni.
 
Si parla non solo di violazione della privacy dei piccoli pazienti (HIPAA, acronimo di Health Insurance Portability and Accountability Act) ma anche di possibile pedofilia, senza contare l’etica.

Quei bambini erano stati affidati a loro che avrebbero dovuto averne cura e non sfruttarli per la realizzazione di video.
 
 

 
 
 

Il caso dei neonati offesi e maltrattati ha raggiunto in poco tempo la direzione del Naval Hospital Jacksonville che non ha tardato ad intervenire.

 
Con una nota pubblicata sul profilo facebook dell’ospedale, i dirigenti dell’ospedale hanno informato l’utenza di essere riusciti a rintracciare i responsabili di quegli atti riprovevoli e di aver provveduto a rimuoverli dal loro incarico.

Hanno inoltre reso noto che i due dipendenti verranno denunciati e giudicati sia in tribunale che dinnanzi ad una giuria militare.
 
 


 
 
La sconfortante vicenda dei neonati offesi e maltrattati ci fa comprendere quanto sia importante denunciare tali atti piuttosto che limitarsi a condividerli sui social.

È oltretutto importante ricordare che come in America anche in Italia la pubblicazione di foto e video che ritraggono minori deve essere sempre fatta previa autorizzazione dei genitori del piccolo. In caso contrario si commette un illecito di natura civile.



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