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Morte di Alessia e Martina: Capasso urla contro la figlia (la testimonianza)

di Federica Federico

13 Marzo 2018

Dopo la strage di Cisterna di Latina, le tracce della morte di Alessia e Martina sono rimaste nella casa di mamma Antonietta.

 

A raccontare dei primi istanti dopo gli ultimi spari, della prima atmosfera in quella casa, è Michela, l’intima amica di Antonietta.

 

Lei è entrata nell’appartamento subito dopo la rimozione dei cadaveri; ha visto con i suoi occhi dove si era consumata la morte di Alessia e Martina; conserva dolorosamente impresse nella memoria le tracce di sangue.

 

Il sangue di Martina era nel lettone dove dormiva con la mamma solo momenti prima di morire, mentre quello di Alessia sporcava il pavimento della camera delle bambine.

Morte di Alessia e Martina

L’immagine della morte di Alessia e Martina è dolorosa, ancora di più è feroce l’idea che la sorella maggiore abbia compreso la follia del papà prima della fine.

 

Nella stanza in cui dormiva Alessia non c’erano tracce di sangue sul letto, i segni della disperata dipartita della bimba erano a terra.

 

In casa c’era anche l’impronta di sangue di Capasso, proprio nel punto in cui si era sparato.

 

La più grande delle due bambine ha visto il padre mentre le puntava contro la pistola di ordinanza? E’ questa l’atroce domanda che ammanta di un’alea ancora più grigia la morte di Alessia e Martina

 

Nella puntata del 7 marzo 2018 di “Chi l’Ha Visto” emerge un dettaglio choc sulla strage di Latina: la verità si svela nella la testimonianza di una vicina di casa di Antonietta Garguilo.

 

La fonte giornalistica non rivela l’identità della signora ma racconta precisamente cosa ella ha sentito e riportato:

 

dalla stanza dove dormiva Alessia, la donna ha sentito provenire una voce implorante e ha poi udito le urla di un uomo che ripeteva: “E’ colpa mia, è colpa mia, è colpa mia “, infine degli spari e poi un silenzio assordante.

 

La ricostruzione potrebbe non essere improbabile: Martina, la più piccola delle figlie di Antonietta e Luigi, sarebbe stata uccisa nel lettone dove dormiva con la mamma. I colpi, per quanto attutiti dalle coperte, potrebbero aver svegliato Alessia.

 

Quando al 13enne si è alzata lei e il padre potrebbero aver discusso prima che lui le sparasse uccidendola. Questo chiarirebbe la voce implorante e le grida che, secondo la testimonianza, avrebbero preceduto gli spari.

 

Ciò chiarirebbe anche perché l’amica di Antonietta, ovvero Michela, ha visto il sangue sul pavimento della cameretta delle bambine ma non sul letto in cui Alessia dormiva.

 

Alessia potrebbe essere scesa dal letto e potrebbe essersi trovata faccia a faccia col papà killer che già le puntava contro la pistola. Questo rende la morte di Alessia e Martina ancora più inquietante.



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