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Paura dei pidocchi: lendini e uova, che fare

di Federica Federico

27 Marzo 2018

Ai figli insegniamo che in tutte le cose della vita va cercato un lato positivo (o almeno ci sforziamo di insegnare loro questo): anche la paura dei pidocchi va sfatata e persino in questi parassiti va cercato un lato positivo, una good news.

 

E’ possibile che la paura dei pidocchi faccia posto a una buona notizia, all’evocazione di un sentimento che ne favorisca l’accettazione più che la resa a una realtà di fatto?

 

Diciamo subito che pidocchi non è sinonimo di sporcizia, si tratta di insetti parassitari che si riproducono velocemente una volta infestato l’ospite – nel caso dei pidocchio del capo una volta infestati i capelli.

Il pidocchio femmina adulto deposita le sue uova (cosiddette lendini) alla base del capello , ogni femmina di pidocchio depone da 100 a 300 uova che si schiudono in 7\10 giorni. Lo stato di “cucciolo di pidocchio” (cosiddette ninfe) dura da 7 a 15 giorni, trascorso questo tempo i pidocchi sono adulti e quindi pronti a generare altre uova e nuove ninfe.

paura dei pidocchi

San Francesco li avrebbe chiamati fratelli, noi dobbiamo prevenirli e nel caso sterminarli (con parole più etiche dobbiamo curarli). Le infestazioni di pidocchi sono semplici e veloci in ambienti in cui c’è promiscuità, scuole e palestre ne sono esempi emblematici.

 

Le uova di pidocchio sono l’origine di tutto, ciò che va eliminato per recidere il problema alla radice.

Pertanto se avete paura dei pidocchi dovete temere di più le lendini.

 

Ciascun uovo, singolarmente, si attacca sui capelli saldamente. Una delle domande più frequenti è proprio relativa alla difficoltà di separare le uova dai capelli:

perché non si staccano né con l’acqua né con le spazzole e nemmeno con lo shampoo comune?

 

Questa presa invincibile dipende dal fatto che le uova di pidocchio si attaccano al capello grazia alla saliva della mamma: il pidocchio femmina attacca le lendini al capello con la sua salive che contiene composti cheratinizzi.

E’ la cheratina a rendere l’abbraccio tra pidocchio e capello saldissimo, cioè resistente sia all’acqua che al pettine e alla spazzola.

 

Quello che può sciogliere questo legame è l’acido acetico diluito e caldo. Pertanto servono prodotti specifici per liberarsi dai pidocchi.

 

La prevenzione è la migliore arma contro il contagio, se avete paura dei pidocchi fate prevenzione (preferendo spray anti-pidocchi naturali), non favorendo la promiscuità oltre che legando i capelli se sono lunghi.

 

I pidocchi saltano da un ospite ad un altro, ovvero da una testa ad un’altra.

La buona notizia nascosta nei pidocchi è stata rintracciata da una maestra proprio in questo salto e potrebbe definisti una fiaba per dire addio alla paura dei pidocchi.

 

In un post intitolato “Fratello Pidocchio” e pubblicato sul blog “Piovono Miracoli” una maestra rintraccia nel pidocchio il testimone della promiscuità che caratterizza (o meglio dovrebbe sempre caratterizzare) il rapporto bambino-maestro, sopratutto in relazione alla scuola elementare.

 

Ebbene questa maestra (da cui abbiamo mutuato anche l’accenno a San Francesco e con esso alla considerazione dell’animale come fratello) racconta la sua esperienza di donna adulta con i pidocchi: per lei ogni pidocchio è il risultato di un abbraccio con i bambini, è pertanto la dimostrazione che i suoi alunni la cercano, la amano, la cingono.

 

Vincere la paura dei pidocchi vuol dire non avere vergogna, considerarli come un fenomeno transitorio e non fare la caccia all’untore etichettandolo come il colpevole del contagio. Tutto questo lo insegna con amorevole spontaneità ed in modo eccellente una maestra e noi possiamo impararlo, farlo nostro e passarlo ai nostri figli:

“ho pensato che la presenza dei pidocchi sulla mia testa è il segno dell’amore che provo per i miei alunni e di quello che loro provano per me”, scrive l’insegnate.

 

E continua:

Il fatto che (gli alunni, ndr.) stiano bene con me fa sì che in classe si crei un clima rilassato e scanzonato, e i bambini non si fanno nessun problema a esprimere qualsivoglia esigenza, bisogno, sentimento, stato d’animo, e a volte cercare di far fare loro qualcosa di costruttivo è piuttosto impegnativo, d’altra parte penso che per apprendere, soprattutto nella scuola elementare, si debba passare obbligatoriamente per una relazione di affetto e di fiducia: non si riesce a insegnare/imparare niente se non si crea quel legame affettivo tra alunno e insegnante, che permetta di veicolare i contenuti attraverso i sentimenti, il sapere attraverso il rapporto.[…] Bene, la “buona notizia” dei pidocchi è che sono la professione di fede nell’affetto tra me e i miei alunni.

 

(Per leggere il post completo “Fratello Pidocchio“, fonte di questo scritto, clicca QUI)

 

La paura dei pidocchi deve allontanarsi da noi.

 

Il racconto di questa maestra sintetizza nell’abbraccio l’origine dei pidocchi e nega quindi che un abbraccio (ovvero un atto di amore) possa essere un origine negativa.

 

Alle mamme va suggerito di allontanare da se stesse ogni allarme incondizionato: i pidocchi non vi devono oltremodo spaventare e nemmeno dovete muovervi alla “caccia del bambino infestatore” per stanare lui e la madre affinché tenga i suoi pidocchi a casa sua.

Questa caccia alle streghe crea spesso tra i bambini un clima di biasimo e opposizione.

La pediculosi del capo non è una colpa, non è marchio di sporcizia e non deve terrorizzare le mamme o i bambini.

Come eliminare i pidocchi e come evitare il contagio, rimedi


Fonte immagini Ingimage con licenza d’uso



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