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Che fine ha fatto Denise Pipitone, Piera Maggio cerca ancora GIUSTIZIA

di Federica Federico

26 Settembre 2018

Il 1° settembre 2004 Denise Pipitone scompariva da Mazara del Vallo, sono passati 14 anni e il processo contro la sorellastra Gessica Pulizzi, accusata di rapimento di minore, si è concluso con un’assoluzione definitiva in Cassazione.

Che fine ha fatto Denise Pipitone

Che fine ha fatto Denise Pipitone? I bambini non scompaiono nel nulla!

 

Il volto di Denise è impresso nella mente di ciascuno di noi perché, come scrive la sua mamma guerriera, Piera Maggio, nell’ultima lettera pubblicata in rete, questa bimba è diventata la figlia di tuta l’Italia.

 

Di fatto, però, Denise Pipitone oggi, ovunque si trovi, non è più la bimba del 2004, il prossimo 26 ottobre compirà 18 anni, questo vuol dire che è una donna.

Che fine ha fatto Denise Pipitone

Nelle aule di tribunale è approdata l’accusa di sequestro di persona e il disegno criminale a danno di Denise è stato tracciato con compiuta attenzione dall’accusa. Eppure i giudici hanno concluso anni di battaglie con un’assoluzione definitiva, gli indizi non sono stati considerati sufficienti a determinare le sorti della bambina nè a fondare la colpevolezza dell’imputata Gessica Pulizzi.

 

La mamma di Denise parla di “mancanza di VERITÀ E GIUSTIZIA (che) permane nel tempo”, del resto è inconcepibile che a distanza di 14 anni non sia possibile ottenere risposte vere, univoche e chiare.

 

Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno diritto di conoscere la verità: che fine ha fatto Denise Pipitone e dove si trova adesso?

 

Chi sono i colpevoli del rapimento di Denise? Su questo non abbiamo dubbi, senza dover aggiungere altro”, scrive mamma Piera in una lettera pubblicata nell’anniversario della scomparsa della figlia e aggiunge riferendosi al papà di Denise e a lei stessa: “Rimaniamo in attesa, impantanati dentro delle verità nascoste, dietro l’omertà e la codardia di alcuni.

Ai Mostri che vigliaccamente si sono macchiati di tale gesto, auguriamo che tutto il male procurato, come boomerang gli torni contro.

I bambini non si toccano!

Da mamma, ogni qual volta torno a parlare di Denise, continuo a ricordare a me stessa che tutte noi siamo Piera Maggio. Cosa intendo?

 

Voglio significare questo:

sin tanto che lo Stato e le istituzioni ammettono un simile vuoto di giustizia, il pericolo di ricevere un male incommensurabile e “irrisolto” grava su ogni figlio di questa terra, anche sul nostro.

La consapevolezza della lesione del diritto alla giustizia che Piera e Pietro stanno subendo, da ben 14 anni, dovrebbe mobilitarci tutti. Nessuno dovrebbe mancare di ricordare Denise in ogni modo urlando GIUSTIZIA!

Foto di Denis Pipitone: come potrebbe essere oggi, gli uktimi invecchiamenti del suo volto.



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