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Aiutiamo Cristina Rosi, giovane mamma in coma

di Maria Corbisiero

04 Gennaio 2021

Tante gocce fanno il mare”.

 

È la frase che Gabriele Succi, marito di Cristina Rosi, ha utilizzato per concludere l’appello che accompagna la raccolta fondi lanciata nel giorno di Santo Stefano con lo scopo di raccogliere la cifra necessaria per poter garantire alla moglie, in coma da 5 mesi, e alla loro bambina, nata prematura, cure adeguate.

Noi di Vita da mamma ci uniamo a questo appello e lo condividiamo a nostra volta affinché il mare della solidarietà si arricchisca di nuove piccole gocce.

 

Aiutiamo Cristina Rosi, giovane mamma in coma

Aiutiamo Cristina Rosi, giovane mamma in coma.
Foto diritto d’autore: Katarzyna Białasiewicz© 123RF.com – ID Immagine: 48338674 con licenza d’uso.

 

Aiutiamo Cristina Rosi, giovane mamma in coma.

 

Il calvario di Cristina Rosi, 37enne originaria di Monte San Savino, comune toscano della provincia di Arezzo, ha inizio il 23 Luglio scorso. Incinta di 30 settimane, la giovane futura mamma avverte un malore, il suo cuore si ferma, smette di battere, la sua vita e quella della creatura che porta in grembo sono a rischio.

Il tempestivo intervento dei soccorsi, la corsa in ospedale e il parto cesareo d’urgenza hanno impedito il peggio: mamma e figlia sono vive ma entrambe hanno riportato gravi danni a causa del prolungato arresto cardiaco.

 

Nata prematura, la piccola Caterina, questo il nome che la famiglia ha scelto per la bambina, ha riportato gravi danni cerebrali che l’hanno costretta a trascorrere i suoi primi 5 mesi di vita tra gli ospedali di Arezzo, Siena e Firenze. Papà Gabriele spera di poterla riportare presto a casa, consapevole che necessiterà di una continua assistenza specialistica.

 

Cristina Rosi invece, dopo aver trascorso il mese successivo al parto nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Donato di Arezzo, è attualmente ricoverata in un centro di riabilitazione neurologico, è in stato vegetativo e necessita di iniziare un percorso riabilitativo, sia neurologico che motorio, presso un centro privato, una spesa che allo stato attuale la famiglia non può permettersi di sostenere.

 

Per questo motivo il marito Gabriele, grazie anche all’aiuto di alcuni amici, ha deciso di istituire la raccolta fondi “Sostenere Cristina Rosi nelle sue cure mediche”.

 

L’obiettivo fissato è di 150.000 €, una cifra che servirà a garantire la permanenza della giovane mamma in una struttura privata specializzata, considerata al momento “l’unica strada da percorrere per un recupero significativo” in quanto le cure a cui è stata sottoposta durante il periodo successivo al malore e al parto cesareo d’urgenza non hanno dato i risultati sperati.

 

 

E non si esclude che l’obiettivo economico fissato possa non esser sufficiente, una valutazione in tal senso potrà essere effettuata solo nel tempo, e solo dopo che mamma Cristina avrà iniziato questo non facile e per nulla scontato percorso riabilitativo.

Ma il raggiungimento della cifra non è l’unico pensiero di Gabriele, anche il fattore tempo ha la sua importanza: un celere trasferimento di Cristina Rosi infatti può diventare determinante ai fini della buona riuscita delle cure riabilitative.

 

“Oltre alla donazione è importante far conoscere la storia di Cristina per far si che l’aiuto arrivi veloce e da più persone possibili”.

 

È quanto scrive il marito della giovane donna, un uomo che in questi 5 lunghi ed interminabili mesi non ha mai abbandonato la speranza e che continua a fare di tutto per poter realizzare il suo unico desiderio, ossia liberare l’amata compagna da quel limbo che la imprigiona e permettere a lei e alla piccola Caterina di potersi finalmente incontrare, vedere e abbracciare per la prima volta.

Forza Cristina, la tua bambina e tutta la tua famiglia ti aspettano.

 

Accogliamo l’appello di papà Gabriele e a coloro che non potranno contribuire economicamente chiediamo una condivisione perché “tante gocce fanno il mare”.

 



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