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Crisi economica 2011, governo e misure per salvare l’Italia

di Mamma Filo

26 Novembre 2011

Crisi economica 2011, governo e misure fiscaliVisita del Commissario Europeo O. Rehn a Roma.

L’ Italia continua a mantenere stretti rapporti con i più alti vertici europei, dando loro modo di poter capire se le misure che ha intenzione di attuare sono sufficienti ad evitare l’ aggravarsi della crisi, in poco tempo.
Come anche il duo “Merkozy “ ha annunciato, il crollo dell’ Italia corrisponderebbe al crollo della moneta unica, con evidenti ripercussioni al resto dell’ Europa.
C’è ancora però nell’ aria un pò di pessimismo, in quanto il nuovo Governo sembra già impantanato in alcuni provvedimenti, tanto che non si parla ancora del completamento del nuovo organico, sprovvisto ancora di sottosegretari e viceministri.
Olli Rehn, Commissario Europeo e MontiA fare da supervisore c’ ha pensato Olli Rehn, Commissario Europeo, venuto a valutare l’ avanzamento in atto delle opzioni anti crisi. Rehn ricorda che il bisogno dell’ Italia di tornare ad essere la terza potenza Europea è reciproco, anche l’Ue ha bisogno infatti dell’ Italia e della sua collaborazione.
Il Commissario si dice ottimista ma si sa che in realtà anche nei ” pro Monti “c’è ansia e preoccupazione; del resto deve affrontare una sfida che lo stesso Rehn definisce drammatica.
Riferendosi alla situazione economica Rehn ammette che se lo Spread dovesse continuare a restare così alto ( anche ieri intorno ai 500 punti ) ci sarebbero danni gravi che infonderebbeo in tutti grande preoccupazione.
Intanto tra le fila del Pdl, si pensa che le perplessità che circondano il nuovo esecutivo, siano collegabili alle incertezze che ancora sono presenti su tre punti fondamentali del programma Monti, equità, fisco ecrescita; dubbi che infatti non hanno ancora portato a soluzioni ufficiali.
crisi economicaGli uomini di Berlusconi sono comunque convinti che nonostante la gravità della situazione italiana, questa non sia l’ unica responsabile del problema europeo. Per questo motivo bisognerebbe ricercare le soluzioni all’ interno dell’ Europa, dove però non mancano i disaccordi, prima su tutti il no della Germania all’ utilizzo degli Eurobond per dividere il debito e la revisione dei poteri della Bce e dei Trattati Europei.
Il Professore è stato invitato da Barroso a cercare di mediare con la Germania, provando a convincere la Merkel a trovare una soluzione comune da intraprendere per la risoluzione della crisi.
Del resto, è vero che la Germania è una grande potenza, ma non è l’ unica che può decidere all’ interno della Comunità Europea!
Il problema sostanziale è uno: l’ Europa ha a disposizione tutto il tempo che occorerrebbe per risolvere queste importanti questioni ?
Noi ovviamente non siamo messi per niente bene e nonostante un miglioramento iniziale, i mercati continuano a nuotare in brutte acque. Tutto questo avviene nonostante al momento ci sia un appoggio maggiore in Parlamento, rispetto al precedente Governo; favore del quale il Professore non è ancora riuscito a giovare, attuando velocemente le prime misure.
Sembra dunque che qualunque sia il livello di cooperazione tra le diverse fazioni politiche, in Italia non si riesca mai a lavorare celermente e si resti sempre impantanati in qualcosa… ma allora, qual’ è il nostro vero problema? Ce l’ abbiamo veramente segnato nel dna?


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