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Francesco Pinna: solidarietà sui social ma polemiche sul salario

di Mamma Elisa

13 Dicembre 2011

Francesco Pinna: solidarietà sui social ma polemiche sul salarioIl mondo dei social network si stringe attorno alla famiglia del povero Francesco Pinna morto a causa del crollo del palco di Jovanotti, coinvolto nel tragico incidente avvenuto ieri a Trieste.

I fatti:

lunedì mentre il giovane operaio e studente, Francesco Pinna, lavorava insieme ad altri per montare e allestire il palco dove si sarebbe tenuto il concerto di Lorenzo Jovanotti c’è stato un crollo.

Il giovane è morto, a causa del cedimento improvviso in conseguenza del quale si è trovato schiacciato dai materiali pesanti dell’allestimento.

Lo spettacolo è stato annullato e con esso anche le tappe successive dell’ “Ora tour”.

Su facebook sono stati aperti in quest’ultime ore diversi gruppi dedicati alla memoria dello studente e di solidarietà nei confronti della famiglia.

Centinaia sono i profili che vi fanno parte e che hanno aderito a questi gruppi e pagine lasciando sulle bacheche messaggi di solidarietà, tristezza, dolore, sgomento per questa morte così assurda.

Altrettanti i messaggi di sostegno nei confronti del cantante Jovanotti che con tanta sensibilità ha deciso di non esibirsi annullando tutto. Del resto un “grande” cantante come lui, paroliere eccezionale dall’animo sensibile non avrebbe potuto fare altro.

Intanto dall’ Ansa giungono queste notizie:

Mario Bo’ capo della squadra mobile di Trieste dice :<< Al momento del crollo il palco di Jovanotti era semideserto, altrimenti poteva succedere una tragedia ben più grave di quella che é successa”>> aggiunge :<< ciò sono stati testimoni oculari che hanno notato come ci fossero pochissimi operai nei pressi della struttura in quel momento>>

Nel frattempo le indagini continuano per appurare le cause di questa tragedia. Intanto da molte parti si sollevano polemiche legate al lavoro degli operai ed alla loro retribuzione: qualcuno ha insinuato che salissero sulle impalcature per 5 euro l’ora ma i responsabili della ditta preposta agli allestimenti per il concerto smentiscono fermamente queste insinuazioni, che – ad onor del vero – hanno il sapore della polemica pretestuosa.



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