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Alimentazione in gravidanza: consumo di acqua e sale, la nutrizionista

di Dott.ssa Lucia Auletta

08 Luglio 2010

Una corretta alimentazione rappresenta uno dei presupposti fondamentali per la normale evoluzione della gravidanza ed il normale accrescimento intrauterino del feto.

Partiamo proprio dalla nostra migliore alleata :Acqua!

È necessario bere molto, almeno due litri di acqua al giorno. Una buona idratazione ci fa star bene, favorisce l’eliminazione per via renale delle scorie tossiche (ac.urico ecc.).Preferire acqua naturale non gasata e consumata e temperatura ambiente. Per chi è allergico o intollerante al latte vaccino una buona fonte di calcio possono essere le acque mineralizzate con contenuto in calcio > 300 mg per litro ma facendo attenzione al tenore di sodio che deve essere minimo.

L’acqua ha un’insostituibile funzione lubrificante (anche sull’intestino, sempre un po’ stitico nelle gravide), protegge i reni dalla calcolosi. Tuttavia spesso il senso della sete non è sufficiente ad indurci ad introdurre un adeguato quantitativo di acqua; per regolarsi è necessario valutare la diuresi giornaliera (urine nelle 24 ore) che in gravidanza non dovrebbero scendere sotto i 2 litri.

Benefici assai utili in gravidanza:

1 – riequilibrio dell’ acididità gastrica, che favorisce un buon processo digestivo;

2 – azione coleretica (emissione di bile dalla cistifellea) assai utile per prevenire la calcolosi.

3 – azione lassativa.

4 – azione di lavaggio delle vie urinarie con prevenzione della calcolosi e delle infezioni.

Una buona e sana abitudine è quella di iniziare la propria giornata con un bel bicchiere d’acqua prima di fare colazione continuare a bere per tutto il resto della giornata soprattutto lontano dai pasti e la sera prima di coricarsi.


Di contro il nemico più pericoloso che bisogna affrontare è il Sale : gli italiani consumano troppo sale e ciò favorisce l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa. In gravidanza tale patologia è assai pericolosa per cui è tassativo attenersi ad alcune norme precauzionali:

  • – limitare al massimo l’uso di sale a tavola
  • – limitare, nella preparazione casalinga dei cibi, la quantità di sale aggiunto come condimento.
  • – limitare il consumo di quei prodotti confezionati (cibi in scatola) nei quali il contenuto di sale è più elevato (glutammato monosodico).
  • – limitare l’uso di sale per condire la carne rossa.
  • – limitare l’assunzione di prodotti insaccati che per altro potrebbero avere un alto contenuto non solo di sale ma anche di nitrati altamente dannosi per il feto e per il suo sviluppo.
  • – i formaggi stagionati (pecorino, parmigiano, gorgonzola etc.)
  • – frutti di mare
  • – dadi da brodo
  • – salse pronte, conserve, i sottaceti

Non temete il palato si abituerà facilmente ad apprezzare nuovamente il gusto naturale dei cibi!



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