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Melania Rea: chiuse le indagini, chiesto giudizio immediato per Salvatore Parolisi

di Federica Federico

14 Gennaio 2012

giudizio immediato per salvatore parolisiOmicidio Melania Rea: chiusura delle indagini e richiesta di rito immediato contro Salvatore Parolisi

Nelle carte ci sono le risposte scientifiche, tecniche e mediche alle tracce di sangue e Dna ritrovate sul corpo della vittima e sulla scena del delitto; vi è la ricostruzione dei percorsi probabilmente compiuti dai cellulari di Melania e Salvatore; c’è l’esame dei pollini trattenuti dalle scarpe della donna brutalmente uccisa.

La Procura di Teramo, ricevute le risultanze scientifiche che hanno accompagnato la chiusura delle indagini, dopo averle esaminate, ha chiesto il Giudizio immediato contro Salvatore Parolisi, già detenuto con l’accusa di avere brutalmente ucciso la moglie e di averne deturpato il cadavere.

Pare che la Procura, formalizzando l’indagine, abbia ricostruito una scena del crimine animata solo dall’assassino e dalla sua vittima, non ci sarebbero, cioè, complici ed il delitto sarebbe il risultato di un moto d’impeto (verrebbe,quindi, scartata la premeditazione).

La richiesta di giudizio immediato a carico di Salvatore Parolisi è stata sottoposta (dalla sera del 12 gennaio corrente mese) all’attenzione del GIP. E tecnicamente il Giudice per le Indagini Preliminari dovrà pronunciarsi entro 5 giorni (decorrenti dal deposito di data istanza, ovvero dal giorno in cui la richiesta di giudizio immediato viene avanzata).

Cosa comporta la richiesta di giudizio immediato e quando essa è esperibile?

Con il giudizio immediato la fase processuale dell’udienza preliminare viene saltata.
Questa “restrizione o accelerazione” dell’iter processuale è ammissibile ex lege solo ove vi sia la cosiddetta evidenza della prova a carico, ovvero nei soli casi in cui esista una prova “non equivoca” chiaramente riconducibile al soggetto accusato del reato.

C’è da precisare che nel caso Rea le prove a carico di Parolisi sono “gravi indizi di colpevolezza”, non pare rintracciabile una prova regina e sembra difficile inquadrare l’evidenza della prova di cui abbiamo appena parlato.

 MELANIA Rea PAROLISI delitto La riforma del 2008 ha, però, aperto il campo a quello che in gergo tecnico gli avvocati chiamano GIUDIZIO IMMEDIATO – CUSTODIALE. Cos’è il giudizio immediato custodiale?
In presenza di un soggetto già detenuto in carcere, raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare per il reato ascritto, e gravato da indizi seri, univoci e concludenti, la legge ammette che de facto si possa chiedere il giudizio immediato – a prescindera dalla evidenza della prova.

Nel caso Rea, Parolisi è detenuto e contro di lui vi sono una serie di indizi gravi e coordinati, capaci di disegnare una scena del crimine complessa ma probabile.

I legali di Parolisi probabilmente preferirebbero il rito ordinario a quello abbreviato; nella vicenda della morte di Melania molti sono i punti rimasti oscuri o grigi, la difesa ha chiesto già due incidenti probatori che le sono stati negati e è possibile che domanderà nuove perizie per dimostrare l’estraneità di Salvatore alla morte della moglie. In merito non bisogna dimenticare che la difesa continua a sottolineare le incertezze circa l’ora del decesso.

omicidio melania reaSecondo le ultime indiscrezioni giornalistiche un altro tassello si aggiungerebbe alla ricostruzione del crimine: a quanto pare le impronte repertate sulla scena del delitto proverrebbero tutte dal medesimo paio di scarpe, probabilmente scarpe da tennis da uomo. Forse l’assassino avrebbe lavato le sue calzature alla fontanina presente accanto alla casupola di Ripe di Civitella mentre Melania già giaceva cadavere. E se la mano assassina fosse quella di Salvatore tale ricostruzione implicherebbe un’ulteriore passaggio: il Parolisi avrebbe dovuto cambiarsi e liberarsi degli abiti e delle scarpe indossati durante l’omicidio della moglie. È naturale domandarsi che fine abbiano fatto i vestiti dell’assassino. Resta il mistero della Borsa di Melania e quello degli occhiali (i familiari hanno dichiarato che la giovane possedesse due paia di occhiali, uno è sparito). Allo stesso tempo rimane il giallo dei bulbi piliferi sul corpo della Rea: essi sono 5, dalle ultime indiscrezioni pare che un capello sia di Salvatore, uno del medico legale che per primo intervenne sul cadavere e un terzo avrebbe origine animale, ne restano 2 non identificati e dire che li potrebbe averli guidati il vento pare riduttivo e sminuente. Resta il comportamento equivoco di Salvatore che infarcisce i suoi racconti di bugie e falsità e lascia dubbi sulle ricostruzioni dei fatti, è ancora aperta la domanda più importante: la famiglia Rea era nel pomerggio dell’omicidio alle altalene di Pianoro di Colle San Marco?

Quello contro Salvatore Parolisi si annuncia come un difficile processo fortemente indiziario.



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