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Costa Concordia naufragio, ultime notizie e aggiornamenti

di Maria Corbisiero

17 Gennaio 2012

Continuano a susseguirsi le notizie inerenti il naufragio della Costa Concordia, aggiornandosi ora dopo ora, nell’ alternanza di notizie positive e negative. Ma solo 3 sono i punti salienti che circondano tutta la vicenda.

La ricerca dei dispersi. È una continua corsa contro il tempo quella svolta dalla Capitaneria di Porto che, con l’ausilio delle altre forze dell’ordine, dei sommozzatori e palombari, ed ora anche con la collaborazione degli incursori della Marina, da ben 4 giorni cercano senza sosta i dispersi, pattugliando ogni centimetro della nave, sia fuori che dentro l’acqua. Intanto, dopo il ritrovamento di ieri mattina del 6 cadavere e dopo altre segnalazioni e riscontri sulla lista passeggeri, il numero delle persone scomparse è salito a 29 (solo ieri il dato ufficiale era di 16). Infatti risultano mancare all’appello un gruppo di 10 tedeschi, la cui scomparsa non era stata ancora segnalata. Per accelerare ed agevolare le ricerche, la Marina sta facendo saltare, con l’ausilio di micro cariche di esplosivo, alcuni punti dello scafo, nella speranza di riuscire a trovare persone ancora vive all’interno dell’imbarcazione.

Disastro ambientale. Un’altra corsa contro il tempo è quella che si sta tentando di organizzare per svuotare le circa 2400 tonnellate di gasolio, stipate nei serbatoi della Costa Concordia. A tal proposito il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha posto un ultimatum: La Costa Crociere dovrà presentare entro 48 ore un piano di svuotamento dei serbatoi, che sarà analizzato per verificarne le condizioni sicurezza, ammesso che la nave rimanga in posizione”. Già, perché le condizioni metereologiche avverse potrebbero far si che la nave subisca dei spostamenti e, in tal caso, “E’ difficile fare una previsione ed è l’incubo che abbiamo da tre notti – continua il ministro – “Se la nave dovesse affondare avremmo bisogno di tutt’altre operazioni perchè potrebbe anche spezzarsi”.

Punire i responsabili. Il disastro poteva essere evitato? Di chi sono le responsabilità? Per trovare una risposta a queste domande, il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, ha aperto un’inchiesta. Il principale accusato è il comandante della nave Francesco Schettino, ora in stato di fermo precauzionale perché sospettato di possibile fuga ed inquinamento delle prove. Le accuse contro di lui sono di omicidio colposo, manovra azzardata (la nave non poteva ne doveva navigare in acque così vicine alla costa), ritardo nel dare l’allarme (il capitano evidentemente ha sottovalutato l’entità del danno subito con l’impatto, avvenuto alle ore 21.42, dando l’ordine di evacuazione solo alle ore 23.00) e, la più infamante di tutte, abbandono della nave, prima che tutti i passeggeri fossero tratti in salvo.



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