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Prodotti prima infanzia prezzi: troppo cari in Italia

di Mamma Simona

21 Febbraio 2012

“Figlio mio...ma quanto mi costi?”Figlio mio…ma quanto mi costi?”

Noi genitori ce ne eravamo già accorti, ora la denuncia è stata patrocinata dal Ministro per la Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi che si è rivolto al Presidente dell’Antitrust, autorità garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella: i prodotti per la prima infanzia, a partire dal latte in polvere, in Italia hanno costi troppo elevati rispetto agli altri paesi.

I costi in Italia risultano maggiorati del 40% rispetto agli altri paesi europei.

L’Antitrust ha annunciato l’apertura di un fascicolo circa tali prezzi elevati e ingiustificati.

Quanto a prezzi siamo fra i più cari d’Europa…un primato poco edificante in una nazione come la nostra che sta subendo forti disagi per la crisi economica, e che è ormai entrata in recessione.

Facciamo un po’ i conti in tasca agli italiani, secondo i dati riportati dalla Federconsumatori:

  • Per pannolini si spendono in media circa 1.000 euro all’anno.

  • Per il latte artificiale e pappe se ne spendono altri 1.458 (il nostro latte artificiale è il più caro d’Europa).

  • Bisogna poi considerare scaldabiberon, sterilizzatori, carrozzina, passeggino, seggiolino auto, seggiolone, vestitini, per un totale di 13.500 euro di spesa durante il primo anno di vita del neonato.“Figlio mio...ma quanto mi costi?”

Si tratta di una cifra proibitiva per molte famiglie che ricorrono ad alternative per limitare i costi: acquisti di materiale usato, prestiti tra amici, conoscenti e parenti, ma anche vere organizzazioni per gruppi di acquisto famigliare!

I Gaf, così si chiamano questi gruppi che si aggregano per ottenere sconti a fronte di una condivisione di spese, promossi dall’ Associazione Nazionale Famiglie Numerose (ANFN) si rivolgono all’estero per i loro acquisti. Un esempio: le 400 famiglie che aderiscono ai 50 Gaf in Italia, hanno unito le finanze per l’acquisto di un importante quantitativo di pannolini, il cui costo finale è stato di 2,60 euro al pacco (22-24 pannolini a seconda della misura) contro una spesa di 7 euro per l’acquisto dello stesso prodotto in un supermercato.

Quali sono le cause per costi così alti per i prodotti di prima infanzia in Italia?

  • L’IVA (imposta sul valore aggiunto) è l’imposta indiretta sui consumi che paghiamo nei nostri acquisti. In Italia è arrivata, grazie agli ultimi ritocchi, al 21% mentre nel resto dell’Europa rimane, per i prodotti di prima infanzia, al 4%..“Figlio mio...ma quanto mi costi?”.una bella differenza!

  • Il consumatore si trova obbligato ad acquistare il prodotto di una particolare marca, su indicazione del pediatra” come sottolineato dal Ministro Riccardi. Alcuni di questi prodotti si vendono in farmacie e parafarmacie dove, notoriamente, i prezzi subiscono forti rincari. La sostituibilità di alcuni prodotti con altrettanti “equivalenti” è a dir poco limitata.

  • Un probabile “cartello” costituito dalle aziende, in particolar modo quelle produttrici di latte, per mantenere elevati i prezzi, anche del doppio o triplo rispetto agli altri paesi, che aumenta gli introiti delle industrie. Su questo indagherà l’Antitrust che già nel 2005 aveva sanzionato con una multa di 10milioni di euro, alcune case produttrici di latte in polvere, accusate di “cartello”.

Nei supermercati e negli iper i prezzi sono più convenienti, ma rimangono molto al di sopra della media europea.

I costi dei prodo“Figlio mio...ma quanto mi costi?”tti di prima infanzia sono più elevati al sud rispetto al nord del nostro paese.

Alcune amministrazioni locali, i comuni, hanno avviato una collaborazione con le farmacie municipali che prevedono sconti e agevolazioni su latte in polvere e omogenizzati.

Nella provincia di Trento alle strutture che prevedano sconti per i prodotti di prima infanzia, verrà proposto il marchio di “Farmacia amica della famiglia”.

Contributi economici a livello comunali sono studiati in alcuni comuni per le famiglie più numerose, ovvero con quattro o più figli.

 

 



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