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Policlinico Umberto I e San Camillo di Roma: foto shock, aperta inchiesta

di Maria Corbisiero

21 Febbraio 2012

malasanitàLe polemiche, ma soprattutto gli scandali che riguardano le strutture ospedaliere situate nella nostra capitale continuano ad aumentare con l’incalzare dei controlli svolti al loro interno.

Dopo lo scandalo suscitato dalla divulgazione delle foto shock scattate all’ospedale San Camillo di Roma, nelle quali si evincono le pessime condizioni igienico-sanitarie nelle quali riversano i pazienti del pronto soccorso (malati ricoverati su materassi poggiati a terra per mancanza di posti letto, massaggi cardiaci praticati sul pavimento, decine di pazienti ammassati nelle camere, etc.), ora arriva anche la notizia di una donna in coma legata ad una barella da ben 4 giorni.

È la sconvolgente scoperta effettuata dai senatori Domenico Gramazio (Pdl) e Ignazio Marino (Pd), entrambi membri della commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, che hanno effettuato un vero e proprio blitz al pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma.

I due politici hanno così trovato:

malasanità“Una donna di 59 anni, in coma dopo un trauma cranico, legata mani e piedi alla barella per precauzione con delle lenzuola, per evitare possibili cadute visto che il letto è senza sponde …… tenuta con la sola flebo con l’acqua fisiologica ma senza nutrizione.”.

Interrogato sull’accaduto, il primario del pronto soccorso, Giuliano Bertazzoni, ha precisato che il personale ha: “agito bene, con i budget a disposizione non possiamo fare altro. La paziente è stata trattenuta per fare tutti gli esami rapidamente, aggiungendo infine che l’avrebbero ricoverata da un momento all’altro.

A rendere la situazione ancora più shoccante è la dichiarazione di Claudio Modini, direttore del Dipartimento di urgenza ed emergenza (DEA), che, interrogato sull’accaduto, ha dichiarato:

“E’ una cosa che capita spesso, del resto il problema della mancanza di posti per il ricovero non è una novità. Bisogna risolvere queste situazioni”.

Su questa vicenda, nonché su quella analoga riscontrata la scorsa settimana all’ ospedale San Camillo, la Procura di Roma ha aperto un’ indagine, condotta dal procuratore Giancarlo Capaldo, e che, al momento, risulta essere senza indagati e senza ipotesi di reato.

 



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