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Bovolenta Vigor: un campione che muore in campo

di Maria Corbisiero

26 Marzo 2012

vigor bovolenta

Nel corso del terzo set della partita Lube Macerata – Softer Forlì, disputatasi sabato 24 marzo, il 37enne Vigor Bovolenta si appresta alla battuta. Un tiro diretto e preciso, indirizzato nella metà campo avversaria. Dopo il tiro, il giocatore si porta la mano al fianco sinistro, nelle vicinanze del cuore, con un’ultima frase chiede aiuto – “Mi gira la testa, aiutatemi che cado”- poi si accascia a terra.

Vani gli interventi dei medici, il massaggio cardiaco e la corsa in ospedale. Purtroppo Vigor Bovolenta muore per presunto arresto cardiaco, lasciando una moglie, Federica Lisi ex pallavolista, e 4 figli, di cui gli ultimi due, gemelli, di appena un anno.

Ed era proprio per stare vicino ai suoi bambini, alla sua famiglia che l’atleta aveva deciso, dopo la sua lunga carriera agonistica, iniziata molto precocemente a soli 15 anni e che l’ha visto conquistare innumerevoli titoli, soprattutto con la Nazionale “pigliatutto” di Julio Velasco, di accettare la sfida di ricrescita con il Forlì, ripartendo dalla serie B2, come spiegò lui stesso attraverso una lettera aperta:

vigor bovolenta“Ho deciso comunque di rimanere qui (Forlì), lavorando alla ricostruzione di questa squadra, convinto in questo anche dalla volontà di rimanere vicino alla mia famiglia, che mi ha fino ad ora sempre seguito nelle varie città in cui ho giocato. Dopo che loro sono stati al mio fianco, credo sia arrivato il momento che io cammini al fianco loro …… Ho iniziato la mia carriera a 15 anni, allontanandomi da mio papà Gino, mamma Luciana e mia sorella Ambra, oggi scelgo di rimanere vicino a Federica e ai miei 4 bambini.”

Oggi inizierà l’autopsia sul corpo del pallavolista, una prassi dettata dalle leggi dell’ospedale di Macerata, che ne attesterà le cause della morte, mentre i carabinieri sono già all’opera in quanto hanno aperto un fascicolo di indagine sull’accaduto.



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