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Titanic 100 anni dopo: 14 aprile 1912, oggi anniversario del naufragio

di Maria Corbisiero

14 Aprile 2012

tragedia titanicÈ passato un secolo da quella che può essere definita una delle più grandi tragedie al mondo: l’ affondamento del Titanic.

Questo enorme transatlantico doveva rappresentare la grandezza dell’ uomo, la sua perfezione, la sua magnificenza. Ma così non fu.

Piegatosi al primo ostacolo che la natura, a volte beffarda, pose sul suo cammino, questa meraviglia dell’ ingegno umano viene oggi ricordata da commemorazioni ed eventi per il suo centenario.

Oggi vengono ricordate e commemorate le oltre 1500 vittime che, convinte di affrontare un viaggio verso la libertà, hanno interrotto bruscamente il loro viaggio, trovando come loro ultima dimora gli abissi del profondo oceano.

Errore umano? Catastrofe annunciata? Maledizione incombente? Pura fatalità?

Nel corso di tutti questi anni la storia del Titanic è stata raccontata in circa 6mila testi bibliografici ed in una ventina di film, oltre a varie citazioni, e quasi sempre si è fatto riferimento:

  • tragedia titanicalla mancanza di scialuppe a bordo, insufficienti per mettere in salvo tutti i passeggeri;
  • al privilegio fatto ai passeggeri di prima classe, impedendo a quelli di terza di raggiungere i ponti affinché non occupassero posti in scialuppa, (nella tragedia perirono 536 passeggeri di 3° classe, mentre le vittime “nobili” furono 130);
  • all’eccessiva velocità del gigantesco natante;
  • ad una presunta maledizione che incombeva sulla nave già in fase costruttiva (la morte di un operaio durante il varo, l’incidente scampato alla partenza con la nave New York che causò un ritardo nella tabella di marcia di un’ora e tutta una serie di incidenti nella fase di costruzione);
  • alle fasi lunari. (http://vitadadonna.com/2281/titanic-1912-affondo-per-colpa-della-luna.html)

Tutto questo continua ad essere ricordato e raccontato per non dimenticare che l’uomo, messo a confronto con forze di gran lunga superiori ad esso, altro non è che un minuscolo essere destinato sì a grandi cose, purchè queste rispettino gli altri esseri viventi ad lui correlate.



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