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Orecchio tappato, cosa fare

di Mamma Simona

17 Maggio 2012

Quando l’orecchio “si tappa”…

Soluzioni di compensazione come provocare uno sbadiglio e soffiare il naso, in presenza di una discreta quantità di cerume, non sono sufficienti a risolvere il problema.

L’orecchio tappato si determina per 3 cause:

  • ristagno di cerume

  • presenza di un corpo estraneo o insetti

  • presenza di catarro (otite catarrale)

Gli ossicini presenti nell’orecchio medio, ovvero incudine, staffa e martello, quando liberi, percepiscono i suoni nell’aria, diversamente, in presenza di secrezioni liquide depositate, la loro sensibilità diminuisce, rendendo faticoso captare i suoni.

Sono maggiormente predisposti a formare il classico tappo di cerume, coloro che hanno peluria auricolare, poiché i residui contribuiscono a creare massa di ostruzione.

Anche chi è solito usare bastoncini per la pulizia delle orecchie non correttamente, è maggiormente soggetto all’accumulo di cerume: accompagnando il bastoncino troppo in profondità, si spinge il cerume in fondo, favorendone il ristagno; la stratificazione del materiale, accumulato di volta in volta, contribuisce ad ostacolare la percezione dei suoni.

Un problema che riguarda in modo particolare i bambini, è la presenza di oggetti. Capita che i piccoli provino ad infilare piccoli oggetti nel condotto auricolare, nel qual caso meglio rivolgersi ad una struttura medica per l’estrazione, qualora fallisse il tentativo di tenere il bimbo con l’orecchio perpendicolare a terra, sfruttando la forza di gravità per la caduta verso l’esterno. Non provare ad estrarre il corpo, poiché mani inesperte potrebbero peggiorare la situazione.

In presenza di raffreddamento con produzione di catarro, può comparire l’otite catarrale; la formazione di muco ostacola il passaggio dell’aria, alternando la ventilazione all’interno della tuba di Eustachio, quel canaletto che funge da collegamento tra naso e orecchio. E’ opportuno segnalare al medico il disturbo che valuterà una terapia idonea.

Molto più raramente l’orecchio tappato può essere imputabile ad un passaggio insufficiente nella tuba di Eustachio, con la conseguenza di compromettere l’areazione dell’orecchio medio.

Consigli:

  • Per tenere “pulito” l’orecchio non sono indicati i bastoncini da usare in profondità, meglio limitarne l’uso nella parte esterna del padiglione; è possibile utilizzare il braccio del “doccino”, durante la doccia o il bagno: il getto debole con acqua tiepida, direttamente sull’orecchio contribuirà ad una buona pulizia.

  • Dopo il lavaggio, asciugare le orecchie, girando la testa di lato e tirando il padiglione auricolare per favorire la fuoriuscita di acqua. Con un asciugamano tamponare la parte.

  • E’ possibile utilizzare prodotti emollienti come la cerulisina o il debrox in gocce da lasciare agire qualche minuto. Introducendo un po’ di acqua ossigenata nell’orecchio, si aiuta il lavaggio. Inoltre, utilizzando una siringa, privata di ago, riempita con acqua tiepida, si può procedere al lavaggio, aiutandosi tirando il padiglione auricolare per aprire l’accesso al canale. La siringa va introdotta, tenendo il beccuccio verso l’alto una volta all’interno, lasciando spazio per la fuoriuscita del liquido che toccherà il timpano, che trascinerà verso l’esterno il cerume.

  • In presenza di tappo, meglio evitare il lavaggio dell’orecchio con il getto della doccia poiché il tappo si potrebbe gonfiare peggiorando la situazione.

  • Non soffiare forte il naso poiché il tentativo di compensazione potrebbe danneggiare gli ossicini.

  • Esistono in commercio coni di cera o candele che favoriscono il surriscaldamento della parte, sciogliendo il cerume. Il principio è valido ma si può rischiare un “blocco del condotto uditivo”. E’ dunque un’operazione da valutare bene, considerando pro e contro.

  • E’ consigliabile una visita di controllo presso un medico otorinolaringoiatra.

 

 

 



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