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Pillola del giorno dopo: in estate più donne ne fanno uso

di Mamma Licia

25 Maggio 2012

Lo rivelano i dati presentati in questi giorni al Congresso Nazionale Congiunto S.I.C. (Società Italiana della Contraccezione) – FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica), in corso a Taormina dal 24 al 26 maggio.

A rendere i dati ancora più preoccupanti c’è anche l’aumento, dopo il periodo estivo, di ben il 30% delle visite specialistiche per malattie a trasmissione sessuale e delle possibili gravidanze indesiderate.

È questo il frutto di una ancora, purtroppo, inadeguata educazione sessuale e di una errata conoscenza ed uso non corretto dei metodi contraccettivi.

inadeguata educazione sessuale

Parliamo innanzitutto della “pillola del giorno dopo”. “La contraccezione d’emergenza – ha commentato Alessandra Graziottin, direttrice del Centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano- lo dice già il nome, deve essere utilizzata in casi rari, quando si sono verificati imprevisti”.

L’unica arma sicura per difendersi da gravidanze indesiderate è – continua Graziottin – la pillola anticoncezionale, sulla quale però, tra le donne italiane, permangono ancora troppi dubbi e perplessità, ma infondati.

La contraccezione ormonale tutt’oggi non viene utilizzata in maniera ottimale. Le paure circa gli effetti collaterali, gli aumenti di peso, le conseguenze metaboliche legate al suo uso, fanno sì che la pillola venga usata, in Italia, solamente dal 16,2% delle italiane. Eppure – ha detto nel suo intervento Franca Fruzzetti, responsabile dell’Endocrinologia ginecologica e controllo della fertilità dell’Ospedale S. Chiara di Pisa – “e giovani, se seguono i preziosi consigli del proprio ginecologo, possono stare tranquille. Personalizzare la scelta contraccettiva è oggi molto più facile”.

E sono proprio loro, le adolescenti, a fare un largo uso dei metodi contraccettivi d’emergenza, anche se sono in aumento anche le over 35 che non utilizzano né la pillola né alcuna protezione.

Il dato allarmante – ha commentato Rossella Nappi, Professore Associato della Sezione di Clinica Ostetrica&Ginecologica dell’Università degli Studi di Pavia – è che “il coito interrotto è ritenuto affidabile addirittura da 3 ragazzi su 10, nonostante provochi almeno 100.000 gravidanze indesiderate l’anno: il 20% del totale”.

Eppure, la pillola concezionale offre non soltanto una protezione quasi totale (il 99%), ma svolge anche effetti terapeutici su alcuni sintomi e disturbi quali l’acne, l’irsutismo e la depressione, irritabilità e cefalea legate alla sintomatologia premestruale.

(Articolo scritto in collaborazione con Vita da donna)



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