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Apnee notturne nei bambini: cosa sono e perchè ritenute pericolose

di Maria Corbisiero

07 Giugno 2012

apnee notturneLa Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno ha recentemente lanciato un allarme sulla diffusione e la pericolosità del fenomeno delle apnee notturne in età pediatrica.

Francesco Peverini, direttore scientifico della suddetta fondazione, ha affermato che:

“È necessario e urgente sensibilizzare le famiglie, i pediatri ed i medici scolastici affinché intervengano per tempo nell’ individuare i piccoli pazienti affetti da OSAS al fine di evitare l’ acuirsi di rischi futuri. Si tratta di disturbi che possono riguardare l’individuo in qualsiasi fase del suo sviluppo e coinvolgere, quindi, anche i bambini di tutte le età: l’OSAS colpisce circa il 2% della popolazione pediatrica in età prescolare e scolare e addirittura in questa fascia di età il 5% registra già il fenomeno del russamento”.

Ma cos’è nello specifico l’ Osas?

apnee notturneAcronimo inglese di Obstructive Sleep Apnea Syndrome (tradotto: sindrome delle apnee ostruttive nel sonno), tale patologia è rappresentata da continui e ripetuti episodi di ostruzione delle vie respiratorie che si verifica durante il sonno.

L’ostruzione può essere sia parziale che completa e può avere una durata di 10-15 secondi (adulto) o di 5 secondi (bambino).

Da cosa può derivare?

I medici pediatri associano l’ apnea notturna a tonsilliti o adenoidi ipertrofiche. Questa patologia viene inoltre correlata all’ obesità, ad anomale strutture della mandibola e a patologie neuromuscolari.

Come si riconosce l’ Osas?

apnee notturne

I sintomi associati alle apnee notturne sono:


  • Sonnolenza durante il giorno;
  • Russare ad intermittenza;
  • Riduzione della capacità di memoria;
  • Manifestazioni di irritabilità nel corso della giornata;
  • Problemi di concentrazione;
  • Cefalea diurna.

Come segnalato dalla stessa Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno, è importante prestare attenzione al sonno dei bambini, cercando riscontri nei possibili sintomi ed informarne il medico, in modo da poter effettuare un tempestivo intervento, evitando rischi futuri.



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