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Cosa mangiano i bambini a scuola: baby blogger fotografa i cibi della mensa

di Maria Corbisiero

22 Giugno 2012

baby bloggerVi siete mai interrogatisulla quantità e qualità del cibo proposto ai vostri figli nelle mense scolastiche?

Molto spesso sentiamo parlare di educazione alimentare, leggiamo articoli su come proporre la tanto odiata frutta e verdura ai nostri figli, affinché si nutrano in modo vario ma soprattutto in modo sano.

È possibile prestare tutte le dovute attenzioni alla loro nutrizione fintanto che sono in casa. Ma come fare quando sono a scuola?

baby bloggerDave Payne, originario della Scozia e padre di Marta, una vivace ed intelligente bambina di 9 anni, si è posto questo stesso problema, escogitando un modo molto valido e moderno per risolverlo.

Sconcertato nel constatare che ogni giorno la figlia, di ritorno da scuola, fosse costantemente affamata, il signor Payne decise, nell’aprile scorso, di aprire un blog sul quale la figlia, ogni giorno, avrebbe postato le foto del pranzo consumato alla mensa scolastica.

Previa autorizzazione degli insegnanti, la bambina ha così iniziato la sua avventura di giovane blogger postando regolarmente le foto di ciò mangiava a scuola, fornendo un proprio giudizio sul gusto, sul valore nutrizionale e sulla quantità delle porzioni (quest’ultima misura veniva data attraverso la conta dei bocconi effettuati dalla bambina stessa).

Il blog, Never Seconds, fu così concepito con il solo intento di esporre il problema sull’alimentazione nelle scuole, mostrando e commentando con un’innocenza infantile ciò che le istituzioni intendono per “sana alimentazione”.

baby bloggerSenza mai effettuare alcuna denuncia (all’interno del blog non è mai stato rivelato il nome dell’istituto, né mossa alcuna critica verso il personale della mensa, la stessa Marta è solita firmarsi Veg, acronimo di Veritas Ex Gustu, la verità dalla degustazione come ama definirla il padre), il blog mette in evidenza sconcertanti porzioni di verdura (3 cetrioli o una trentina di chicchi di mais) e ridotte quantità di frutta; pranzi sicuramente inadatti a dei bambini in fase di crescita.

Sarà per il tema che accomuna molti paesi del mondo, sarà per l’originalità con la quale si affronta il problema, fatto sta che Marta inizia a raccogliere molti consensi, centinaia e centinaia di commenti favorevoli e molte condivisioni di foto provenienti dalle mense scolastiche sparse per il globo, universitarie compresi.

baby bloggerLa rete di lettori diventa così talmente vasta che Never Seconds inizia ad assumere anche un valore di carattere solidale. La piccola Veg e il padre Dave decidono di avviare la raccolta fondi a favore di Mary’s Meals, un movimento internazionale basato sui progetti di alimentazione scolastica nei paesi più poveri.

Nel caso specifico del blog, la raccolta fondi, prefissata per un totale di 7.000 sterline, contribuirebbe a costruire una mensa scolastica in Malawi.

Purtroppo anche i più bei sogni vengono bruscamente interrotti dalla dura realtà.

Media e giornali, interessatisi all’argomento, muovono critiche pesanti verso l’istituto scolastico, fino ad allora rimasto anonimo, preoccupando non poco chi gestisce e lavora per la mensa, tanto da mobilitare l’Argyll and Bute Council che giunge alla conclusione di far chiudere il blog.

Il 14 giugno, tristemente, Marta posta il suo addio ai milioni di fans convinta che la sua avventura fosse ormai giunta al termine.

baby blogger

Ma mai sottovalutare la potenza del web.

In breve tempo quel semplice post di saluto colleziona ben 2mila commenti, facendo mobilitare l’intero globo affinchè Veg/Marta non venga privata della sua “missione”.

Nascono così dimostranze su twitter, grazie anche al supporto datole dal noto chef britannico Jamie Olivier e dal quotidiano The Guardian, aumentando sempre più la cifra della raccolta fondi da destinare al Mary’s Meals, fino a raggiungere quota 80mila sterline.

In seguito a questo enorme incremento di fans, il concilio ha deciso di ridare l’autorizzazione a Marta di continuare a fotografare i propri pasti e quindi di scrivere il suo amato blog; dopotutto, come ammette lo stesso padre della piccola: “E’ una normalissima bambina di nove anni. Non vede l’ora di riprendere a fare foto ai suoi pasti. E’ diventato parte della routine di famiglia”.



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