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Test di paternità in gravidanza

di Maria Corbisiero

27 Giugno 2012

test paternitàSecondo una recente scoperta americana, il test di paternità può essere effettuato già dall’ ottava o nona settimana di gestazione.

Questa nuova tecnica, realizzata da un’azienda americana della Columbia e resa nota attraverso il New England Journal of Medicine, è stata considerata poco invasiva e quindi meno rischiosa per il feto.

Il test consisterebbe nell’effettuare un prelievo di sangue della madre, al cui interno vi è possibile trovare piccole quantità di DNA del feto, e del presunto padre. I risultati estrapolati saranno poi messi a confronto.

Il successo di tale test è spiegato da Mark Evans, specialista di questi particolari test e professore della Mount Sinai School of Medicine:

TEST PATERNITà“Non ho dubbi che questo tipo di test funzionino clinicamente. Analizzano infatti i frammenti di DNA del feto presenti nel sangue materno in piccole quantità. Lo stesso approccio è usato anche per determinare, in modo non invasivo, il sesso del feto o se ha la sindrome di Down”.

L’affidabilità del test è stata dimostrata attraverso uno studio effettuato su 30 casi. Nello specifico, il test è stato in grado di riconoscere l’effettivo padre biologico da uno selezionato a caso, in tutti i casi.

Alcuni esperti, nonostante il successo riscontrato da questi tipo di esame, consiglia però la cautela, in quanto le cifre riportate vengono considerate ancora poche e che inoltre ciò potrebbe favorire la scelta di eventuali aborti.



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