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Allattamento al seno e acqua: col caldo il neonato ha bisogno di bere?

di Federica Federico

06 Agosto 2012

Allattamento al seno e acqua, il lattante allattato esclusivamente al seno Il bambino allattato al seno in modo esclusivo durante l’estate ed a causa del caldo ha bisogno di bere acqua?

L’integrazione d’acqua, quando un lattante si nutra solo col seno materno, non è necessaria, non lo è neanche d’estate !

Non c’è bisogno di aggiungere alla dieta del bèbè allattato esclusivamente al seno alcun liquido, né acqua, né tisane, né camomille, ciò perché il latte di mamma da solo riesce a soddisfare ogni esigenza dalla sete alla fame, dalla crescita al bisogno di coccole.

Allattamento al seno e acqua, il lattante allattato esclusivamente al seno Quando la mamma pratica l’allattamento esclusivo la dieta del bebè è completamente a base di “latte di seno” ed è completamente naturale.

Per soddisfare compiutamente ogni bisogno del lattante è preferibile che il petto sia offerto al piccolo a richiesta, ovvero in qualunque momento il bambino lo desideri. Laddove i desideri del neonato si manifestano nei primi mesi di vita tutti allo stesso modo: col pianto.

Il seno della mamma riesce a fermare le smanie del bambino; stringendo il capezzolo tra le labbra e succhiandolo il bimbo beve e si disseta, mangia e cresce, instaura un rapporto di fiducia e di empatia con la mamma, acquisisce sicurezze ed insieme si prepara a scoprire il mondo.

Un ciucciotto, una tisana o un biberon di camomilla possono certamente spegnere un pianto ma nulla può eguagliare la completezza e la ricchezza del seno materno in termini nutrizionali, affettivi e emozionali.

Quando un bebè è allattato esclusivamente al seno non è necessaria alcuna aggiunta di liquidi ulteriori e diversi dal latte di mamma.

Perché l’acqua non è necessaria neanche col caldo estivo?

L’aggiunta di acqua alla dieta del lattante nutrito col seno è inutile e non proficua perché il latte materno contiene già tutta l’acqua di cui il piccolo ha bisogno: il latte prodotto dal seno della mamma contiene circa l’87% di acqua.

I bebè nutriti al seno godono di un cibo sicuro, non contaminato né contaminabile da agenti esterni, sempre alla giusta temperatura e certamente caratterizzato da principi e valori nutritivi regolati ad arte da “madre natura” .

Qualunque aggiunta di liquidi (acqua, tisane o camomille) alla dieta del neonato dovrebbe comportare diversi ed attenti controlli. Andrebbero considerate sempre:

  • la composizione dell’acqua e le sue potenzialità nutrizionali;
  • la temperatura del liquido ;
  • la sterilità dell’alimento e dei contenitori con cui esso viene offerto al piccolo;
  • la purezza dell’alimento che mai deve essere contaminato da batteri o virus.

Sterilità e purezza sono fattori di assoluta importanza.

I lattanti sono più fragili e maggiormente esposti alle aggressioni batteriche ed alle infezioni virali Allattamento al seno e acqua, il lattante allattato esclusivamente al seno perché il loro corredo immunitario è ancora scarso e in formazione.

L’eventualità che bottiglie, contenitori, tettarelle, biberon e bicchieri possano veicolare batteri e virus va considerata.

Introdurre l’acqua equivale ad introdurre contenitori vari con cui offrire al bambino il liquido. Ed a ciò corrisponde una ulteriore esigenza: lavare bene e\o sterilizzare gli strumenti con cui viene nutrito il bambino!

Il seno è, invece, sempre sterile, inoltre allattando il bambino al petto la mamma contribuisce all’accrescimento del patrimonio immunitario del piccolo preservandolo da infezioni e aggressioni batteriche o virali: attraverso il latte materno la mamma trasmette al bambino anche “un esercito” di anticorpi!

Com’è possibile che il latte del seno, che deve nutrire il bambino e farlo crescere, possa anche soddisfare la sola sete del neonato?

Il latte materno è una delle “chiavi della vita”, una delle “meraviglie della natura” ed uno dei miracoli della maternità.

Il seno durante l’allattamento realizza una funzione Allattamento al seno e acqua, il lattante allattato esclusivamente al seno essenziale: soddisfa completamente tutti quei bisogni del bambino legati alla sua nutrizione e crescita. In questo senso, per appagare le esigenze nutritive del bebè, il latte di mamma non è sempre uguale a se stesso ma cambia composizione nel corso di una stessa poppata.

Il “primo latte” è più acquoso. Ecco perché nei primi momenti della poppata il bambino succhiando si disseta, ovvero beve. Ed ecco perché quando fa caldo il bambino ha normalmente bisogno di più poppate, frequenti e brevi.

Allattare a richiesta consente al bambino di domandare ed ottenere il seno quando ne ha bisogno, anche solo per soddisfare la sete.

Allattamento al seno e acqua, il lattante allattato esclusivamente al seno Durante l’estate e nelle giornate particolarmente calde il bambino vi chiederà più spesso il seno e più frequentemente si attaccherà al vostro petto anche per brevissime poppate. Lo farà perché ha sete!

L’incremento delle poppate, anche se di brevissima durata, non indica un mutamento nella quantità o nella qualità del vostro latte, è semplicemente la fisiologica reazione del bebè alla sete.

Il primo latte è più acquoso ma non è acqua. Il seno della mamma fornisce al bambino un liquido sempre ricco di nutrienti perfettamente bilanciati ed orientati alla più equilibrata e corretta crescita del piccolo cucciolo d’uomo.

Attenzione:

l’aggiunta di acqua alla dieta del bambino allattato al seno può non essere innocua e può interferire con la corretta crescita del bebè.

allattamento seno e acqua d'estatePosto che il latte di mamma contiene tutto ciò di cui il bambino ha bisogno e soddisfa anche la sola sete, va considerata la capacità di autoregolazione dei neonati.

I bambini appena nati o con pochi mesi di vita hanno uno stomaco molto piccolo, allattandoli esclusivamente al seno si favorisce la loro autoregolazione, ovvero la loro capacità di gestire autonomamente il senso di fame e quello di sazietà.

Introducendo l’acqua si corre il rischio di alterare tale importantissimo meccanismo di autoregolazione.

È possibile, infatti, che “quella poca acqua” offerta al bambino col biberon riempia il suo piccolissimo stomaco ritardando il sopraggiungere della fame e quindi la richiesta della poppata. Questo ritardo si traduce in un minore appetito a cui corrisponde un ridotto apporto nutrizionale; nei giorni, può addirittura conseguire una più scarsa crescita.

Non va inoltre sottovalutato il fatto che il seno produce latte grazie alla suzione: più il bambino succhia allattamento seno e acqua d'estatepiù la produzione del latte è sollecitata e favorita.

È chiaro quindi che se l’aggiunta d’acqua riempie il pancino del bimbo e ritarda le poppate incide, indirettamente e negativamente, anche sulla produzione di latte.

Quando si decide di fornire al bambino allattato al seno un liquido aggiunto è bene considerare anche un altro elemento: la tecnica con cui il bebè succhia dal seno è diversa da quella con cui succhia dal biberon.

La suzione è per il bambino un istinto naturale, tuttavia succhiare il latte dal seno della mamma non è sempre facile, tal volta è faticoso ed impegnativo; dal biberon, invece, il bambino ottiene il massimo godimento col minimo sforzo perché i liquidi transitano attraverso la tettarella con una facilità estrema rispetto al capezzolo.

Introdurre una tettarella potrebbe “alterare” la capacità del bambino di succhiare dal seno portandolo a preferire il più “agevole, pratico e generoso” biberon.

allattamento seno e acqua d'estateIl seno disseta, nutre e coccola, tutto nello stesso momento e tutto con un unico gesto, un gesto d’amore! Ama tuo figlio e offrigli, finché puoi, i benefici e il conforto del solo tuo seno!



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