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Mamme stressate, consigli per una vacanza serena

di Federica Federico

14 Agosto 2012

chiuso per ferie la mamma non va in vacanzaChiuso per ferie”, questo cartello ideale non potrà mai essere affisso alla porta della casa di una mamma.

La vita di una famiglia con dei bambini piccoli o piccolissimi è modulata sui bisogni dei figli e caratterizzata da faticose responsabilità di accudimento e tutela.

Il titolo di mamma è una conquista seria che pretende un impegno a lungo termine: dopo l’arrivo d’un figlio nulla è più come prima, neanche le vacanze!

Addormentarsi sul materassino cullate dalle onde;

cercare una spiaggia riservata per prendere il bagno rilassandosi a mamme in vacanza marelungo in acqua;

sdraiarsi di schiena sul lettino e dormire accarezzata dal sole come una lucertola spensierata;

sorseggiare un aperitivo in riva al mare mentre dal lido arriva una musica godibile

… tutte cose che una mamma classifica come “privilegi di gioventù”, abitudini “lussuose” abbandonate da tempo.

vacanze delle mamme e stressLe spiagge delle mamme sono castelli di sabbia, palette e racchettoni, partite di beach volley improvvisate, braccioli e canotti, creme, costumini di ricambio, termos di acqua … il tutto con poche e rare soste ristoratrici.

Nello scambio di confidenze tra donne spesso si avverte una vera, seria e perdurante “stanchezza materna”.

Essere madri è un lavoro! Un lavoro difficile ed impegnativo che nei decenni si è fatto sempre più duro a causa del “complicarsi del mondo”.

vacanze delle mamme e stressUna volta i figli crescevano con minori cautele, le donne vivevano la maternità e l’accudimento della prole con una meno evidente apprensione, erano inserite e supportate in un sistema familiare più orientato al sostegno materiale della mamma.

Ed, in definitiva, l’esistenza tutta era diretta da un imperturbabile affidamento alla natura ed al fato.

Oggi maggiore è la conoscenza, più alta è la razionalità e massimo e il raziocino. Tuttavia ciò si traduce frequentemente in un’esigenza di controllo che non raramente soffoca madri e bambini.

Senza paura di sbagliare, si può dire che la gestione dei bambini consapevole, prudenziale e orientata ad una buona educazione dei piccoli è fonte di stress per la donna; al contempo si deve sottolineare che coscienza educativa, controllo ed attenzione non devono e non possono esercitarsi sui figli in forma troppo pressante sino, cioè a limitare il potenziale espressivo dei bambini e il loro percorso evolutivo.

vacanze delle mamme e stress I figli devono sperimentare il mondo, i genitori hanno il dovere di assistere alle loro scoperte mantenendo la debita “distanza di sicurezza”.

  • A mare ed in piscina i bambini piccolissimi e piccoli non devono mai approcciarsi all’acqua senza essere controllati dai genitori.
  • Gli orari della vacanza devono rispondere ai bisogni dei bambini, con particolare riguardo alla esposizione al sole. Ma al contempo la rigidità dei ritmi orari deve essere smorzata lasciando spazio ad una certa libertà che favorisca e garantisca il riposo e la serenità.
  • Nei luoghi pubblici è bene gestire l’esuberanza dei bambini relazionandola al posto in cui ci si trova – e di conseguenza frenandola quando il contesto non permette ai piccoli di muoversi ed esprimersi in sicurezza.
  • Nella scelta delle attività e delle location per trascorrere una serata in compagnia o una vacanza è d’obbligo considerare le esigenze dei bambini prima di quelle degli adulti.

Quando i bambini sono più d’uno l’organizzazione familiare, la gestione del quotidiano e la pianificazione della vita si complicano particolarmente.

<<Ma allora che vacanza è?>>

vacanze delle mamme e stressQuesta domanda normalmente è il risultato delle fatiche, anche incomprese, di molte mamme, è lecita e persino “sostenibile”!

È tanto più ammissibile e corretto che una donna si interroghi sul valore delle ferie quando su di Lei gravano una pluralità di compiti e fatiche.

La maggior parte delle madri moderne sono donne lavoratrici, produttive di reddito e in bilico tra famiglia e carriera, malgrado ciò il loro diritto alle ferie è, per retaggio storico e arcaica concezione della femmina, meno riconosciuto del diritto maschile al riposo.

Ecco che il pater familias esaurisce i suoi compiti conducendo la famiglia nel luogo delle vacanze e concludendo l’ ”attendamento”.

Così il maschio padre della specie umana dopo avere parcheggiato e scaricato l’auto, al massimo dopo aver trasportato i bagagli in casa, si pone in tenuta estiva.

vacanze delle mamme e stressTroppo spesso il papà rimane spettatore distratto dei tuffi dei figli, delle docce, delle pappe e delle richieste continue di dolciumi e bevande gassate che la madre continua a negare.

La donna, diversamente, dismessi i panni di lavoratrice a tempo pieno non ottiene la gratificazione di spegnere la sveglia perché viene usata come cuoca, stiratrice, mamma, moglie, amante e geisha. In queste acrobatiche vesti si muove e da perfetta trasformista passando da un ruolo ad un altro con destrezza … alla fine, però, è stanca.

Mamma e papà prima di essere genitori sono individui, persone forti e fragili, serene e confuse, propulsori d’affetto verso i figli ma a loro volta soggetti bisognosi d’amore. Mamma e papà sono una coppia che sempre dovrebbe parlarsi per comprendersi e serenamente condividere le cose della vita.

vacanze delle mamme e stressÈ corretto che nella gestione delle vacanze madre e padre dividano equamente i compiti casalinghi come quelli di accudimento dei bambini.

Se la mamma cucina il papà può fare la spesa; se la mamma accompagna il bambino in acqua per il bagnetto il papà può controllarlo durante il gioco in riva al mare; se la mamma si occupa della preparazione alla ninna il papà può addormentare i bimbi.

L’equilibrio di coppia passa necessariamente per lo scambio di attenzioni che di fatto si risolve anche nella collaborazione.

Collaborare col partner nella gestione familiare significa riconoscergli il proprio ruolo ed il sostegno sottolinea l’intesa di coppia oltre all’amore.

Spesso una delle parti della coppia (frequentemente il maschio) va educata alla collaborazione e non di rado la comprensione della collaborazione si raggiunge grazie a percorsi tortuosi, non pacifici e non lineari. Ma per ottenere il riconoscimento dei propri bisogni talvolta vale la pena imposi e non è detto che l’imposizione debba essere violenta o nervosa.

Si può proporre al marito di alzarsi mezz’ora prima per fare la spesa lasciandogli la libertà di acquistare ciò che preferisce e promettendogli qualche buon pranzetto. A patto che la spesa sia fatta al mattino e la giornata si organizzi con seria partecipazione, pensando anche a concedere degli spazi alla mamma.

Al mare l’alternanza nella gestione dei bambini permette ad entrambi di godere di un bagno rilassante o di una mezz’ora al sole senza stress.

Una buona vacanza non dovrebbe trascorrere senza qualche momento di intimità tutto per la coppia, in questo senso non è da disdegnare l’aiuto di nonni, zii, parenti o amici nella gestione dei bambini.

Resta il fatto che vacanze delle mamme e stressl’educazione dei figli, la loro crescita e il loro accudimento sono percorsi impegnativi e mai lineari.

La difficoltà insita nell’essere genitori va accettata ed accolta come normale, fisiologica espressione della vita familiare.

È bene incontrarsi tra genitori, condividere fatiche e lamentele ma anche soddisfazioni e sorrisi, è bene parlarsi all’interno della coppia e in assoluto è buona norma sdrammatizzare vivendo con leggerezza gli imprevisti che la vita da genitore sempre ci riserva.



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