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Gravidanza: U – Z come

di Mamma Licia

28 Settembre 2010

Ultrasuoni: Esame in cui le onde ultrasonore vengono utilizzate per esaminare le strutture interne. Durante la gravidanza, possono essere utilizzati per esaminare il feto (vedi Ecografia).
Urinocoltura: Esame delle urine che durante la gravidanza andrebbe generalmente eseguito ogni mese, con lo scopo di individuare eventuali infezioni e, di conseguenza, per agire tempestivamente con terapie adatte.
Utero: Organo muscolare posto nella pelvi femminile che contiene e nutre il feto durante la gravidanza.

V.D.R.L. o Reazione di Wasserman: Esame per individuare l’eventuale contagio da sifilide che, non avendo sintomi iniziali evidenti, si può avere senza saperlo. Nei primi tre mesi della gravidanza la placenta rappresenta una barriera sufficiente per impedire che la sifilide passi al feto, ma se non viene curata per tempo, dal secondo trimestre in poi il feto è in pericolo. Secondo il periodo in cui avviene il contagio fetale, le conseguenze possono essere varie (aborto spontaneo, parto prematuro, nascita di un bambino con lesioni etc.).
Vaginite batterica: Si manifesta con secrezioni dense e opache, di colore grigio e dall’odore insolito; è dovuta ad uno squilibrio dei batteri che abitualmente si trovano in vagina. Si cura con antibiotici, su prescrizione medica e, secondo alcuni studi, sembra ci sia un legame tra questa patologia e gli aborti ripetuti o i parti pretermine.
Varici: Dilatazione delle vene, che colpisce soprattutto le vene superficiali degli arti inferiori (dette vene varicose) o del retto (emorroidi). Sono abbastanza frequenti in gravidanza in quelle donne che hanno una predisposizione famigliare. Le varici compaiono in quanto le valvole che sono all’interno delle vene per far risalire il sangue al cuore contrastandone la ridiscesa per l’azione della legge di gravità, sono indebolite. Il sangue, quindi, ristagna, provocando gonfiori e sensazioni di pesantezza. In gravidanza tale indebolimento è favorito sia dal peso dell’utero gravido che dalle variazioni ormonali. Le varici, se non tenute sotto controllo, possono portare ad una tromboflebite dopo il parto. Ecco perché alle gestanti si raccomanda di distendersi spesso, tenendo le gambe leggermente sollevate rispetto al tronco. In questo modo si facilita la circolazione e si evita di mettere sotto sforzo le valvole delle vene.
Ventosa ostetrica: Strumento a forma di coppetta di circa 7 cm di diametro, collegata ad una pompa aspirante, usato per facilitare o accelerare la nascita del feto in particolari condizioni. Tale ventosa viene fatta aderire alla testa del feto e una delicata trazione su di essa facilita l’estrazione del bambino.

Vernice caseosa: Sostanza untuosa e biancastra, costituita da materiale proteico e lipidico, che ricopre, proteggendola, la pelle del feto al momento della nascita.
Villi coriali: Struttura costituita da piccoli vasi sanguigni sporgenti, all’interno della placenta, che durante la gravidanza diventano sempre più numerosi e permeabili favorendo l’apporto di sostanze nutritive al feto e al tempo stesso l’eliminazione delle scorie.
Villocentesi: La procedura di tale analisi, atta ad esaminare i villi coriali, è analoga a quella dell’amniocentesi, ma in questo caso viene prelevato un campione di tessuto placentare anziché di liquido amniotico. Come gli altri esami invasivi (amniocentesi e cordocentesi), anche la villocentesi non viene eseguita su tutte le gestanti, ma viene consigliata alle donne sopra i 35 anni d’età, con una storia clinica familiare con patologie genetiche e nel caso in cui l’ecografia abbia evidenziato segni indicativi d’anomalie nel feto.
Vomito: Vedi Iperemesi gravidica.



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