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Nascita, rooming in e allattamento al seno

di Federica Federico

22 Maggio 2010

Uno degli aspetti psicologici più delicati del parto può essere “la perdita del pancione”, ovvero il distacco fisico della mamma dal bambino.

Nella fase finale della gravidanza la donna aspira al parto: vuole conosce re il suo bambino, è stanca ed incomincia ad avvertire il peso del pancione che durante l’ultimo mese è veramente “faticoso da portare”.

Una volta nato il piccolo, la mamma “ rimasta a pancia vuota”, per così dire, potrebbe soffrire la nostalgia dell’intimo contatto stabilito con il piccolo durante l’attesa. Questa sensazione è del tutto normale, è espressione del bisogno di trovare ed intrecciare un nuovo feeling con il bambino.

Senza dubbio l’intimità mamma-bambino è favorita dall’allattamento, prezioso momento di incontro e conoscenza.

Anche nell’ottica del contatto emozionale madre-figlio, l’allattamento prima incomincia meglio è!

Per favorire l’incontro della puerpera con la sua creatura, alla neo mamma è data la possibilità del rooming-in.
Che cosa è?
Il rooming-in, consentito attualmente in tutti i centri nascita, permette la permanenza del piccolo in stanza con la mamma per tutto il giorno, rooming-in diurno. In alcune strutture il neonato viene lasciato accanto alla puerpera anche per il corso della notte, rooming-in notturno.

Dal punto di vista dell’allattamento al seno, il rooming-in si è dimostrato un successo. Infatti, lasciando il bambino accanto alla mamma durante la degenza, si da al piccolo ed alla donna, il tempo e la tranquillità per dare il via alla meravigliosa esperienza della “ pappa dal seno di mamma”.

Del resto attaccare il neonato al seno presto ha moltissimi vantaggi. Intanto il bimbo riceve dalla mamma il colostro.
Che cos‘è il colostro? Non è latte ma un liquido giallastro prodotto dal seno prima della montata lattea. È ricco di sostanze capaci di rinforzare il sistema immunitario del piccolo appena nato, in questo senso è un nutrimento importantissimo.
Nelle prime ore dopo il parto il seno offerto al bambino è ancora morbido, per il piccolo sarà più semplice imparare a succhiare da una mammella non ancora inturgidita.
Inoltre più precoce e frequente è la suzione del piccolo, prima arriverà il latte. In genere la montata lattea arriva dopo 2\3 giorni dal parto.

Avviare subito e bene l’allattamento, oltre ad avvantaggiare la suzione del piccolo ed il rapporto emozionale mamma-bambino, è anche utile al corpo della mamma. Infatti, il fisico della puerpera risponde alla suzione del bimbo con la produzione di ossitona, ormone che favorisce le contrazioni uterine, il che riduce i rischi di emorragie post-parto.



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