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Bambine in vetrina, esposte dalla mamma in una merceria di Pavia

di Federica Federico

22 Settembre 2012

Pavia : bambine in vetrina (pigiama party) nella merceriaUna donna, proprietaria di una merceria a Pavia, durante l’estate, “con la complicità” delle sue due figlie, ha allestito delle vetrine viventi.

Nello spazio espositivo della vetrina la mamma imprenditrice ha esposto le sue bambine!

In rete circolano le foto di due vetrine: una in tema “Tutti al mare”, l’altra ispirata ad un pigiama party.

Nella prima delle due esposizioni le baby modelle indossavano costumi da bagno e giocavano con sabbia, secchiello e paletta.

spazio espositivo della vetrina la mamma imprenditrice ha esposto le sue bambine

Nella festa in pigiama, messa in scena nel magazzino e dinnanzi al vetro che mostra ai passanti le mercanzie in vendita, le bimbe impegnate erano addirittura raddoppiate, infatti alle figlie della proprietaria si erano aggiunte due amiche.

Bambine in vetrina, perché?spazio espositivo della vetrina la mamma imprenditrice ha esposto le sue bambine!

La vicenda ha fatto il giro del web ed ora ha raggiunto anche la carta stampata; sull’ultimo numero del settimanale Nuovo se ne è occupato, nella sua rubrica, Massimo Giletti.

Da mamma leggendo l’incipit dell’articolo, in cui si esponeva la vicenda, ho sperato in una provocazione … <<Potrebbe essere una protesta contro i pochi servizi a favore delle famiglie e delle madri lavoratrici>>, mi sono detta. Subito, però, ho compreso che non era questa l’intenzione né la motivazione della mamma imprenditrice.

spazio espositivo della vetrina la mamma imprenditrice ha esposto le sue bambine!Stando a quanto riporta il settimanale Nuovo, la madre avrebbe scelto di esporre le figlie come una strategia di marketing. Ed ecco cosa avrebbe dichiarato: <<Eppure le mie bambine erano contente e tanti clienti si sono divertiti>>.

Personalmente non trovo divertente esporre i bambini, ne biasimo l’uso in televisione come la mercificazione a fini commerciali a tutti i livelli ed in ogni forma.

Il corpo, la bellezza che è propria di ogni bambino, l’intimità del suo gioco sono valori da preservare.rispetto corpo e immagine bambine

Il rispetto di sé stesso, della propria privacy e del proprio essere (anche come essere fisico e corporeo) sono principi che il bambino acquisisce solo se è istruito ed educato in tal senso.

Giletti nel suo articolo su ‘Nuovo’ parla di mercificazione del corpo delle bimbe esposte in vetrina. E indirettamente questa necessità di attirare mostrando bambine vive è di fatto una commercializzazione dell’immagine delle piccole e quindi è anche una mercificazione del loro corpo.

In una società che dimostra di avere poco rispetto del senso del pudore e della sfera privata di ogni individuo l’esposizione di sé non va favorita nei bambini, quanto meno ciò non va fatto prima di averli educati a promuovere il pensiero, l’ingegno e il talento personale.

Pavia : bambine in vetrina (pigiama party) nella merceria Una vetrina addobbata dalle bambine con disegni, lavoretti e collage non sarebbe stata altrettanto attraente? E poi cosa c’è di divertente in due bambine esposte allo sguardo incuriosito di tutti?

Il titolo con cui il settimanale Nuovo ha esposto la questione è forte: “Quelle bambine in vetrina … come ad Amsterdam“. Ad una prima lettura può apparire allarmante (o allarmista) ma in verità il parallelismo è opportuno oltre che calzante.

Se educhiamo i nostri figli ad usare la loro fisicità come strumento di successo corriamo il rischio di avviarli ad un uso distorto del corpo, alimentiamo in loro il mito della bellezza (senza neanche sapere di quale e quanta bellezza disporranno nella vita) e soprattutto li dissuadiamo dall’affermarsi con l’anima e col pensiero prima che con l’immagine.



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