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Melania Rea ultime notizie, superperizia e dubbi sull’ora della morte

di Federica Federico

01 Ottobre 2012

Melania Rea ultime notizie, super perizia e dubbi sull'ora della morteA Teramo, dinnanzi al giudice monocratico Marina Tommolini, è ripreso il processo contro Salvatore Parolisi per l’efferato omicidio di Melania Rea.

L’udienza del 29 settembre 2012 è stata completamente dedicata all’esposizione dei risultati della nota superperizia.

Il processo, come è noto, si sta svolgendo a porte chiuse. Salvatore Parolisi è entrato in Tribunale passando dal garage per sfuggire agli obiettivi dei fotografi e alla curiosità delle telecamere.

Il medico legale Gianluca Bruno, la genetista Sarah Gino e l’entomologo forense Stefano Vanin hanno esposto i risultati dei loro esami tecnico scientifici.

I nodi che la superperizia doveva affrontare sono stati sviscerati dinnanzi alla Corte, a Parolisi, al suo collegio difensivo, in presenza dei parenti di Melania e dei loro legali.

Nulla di definito (e quindi nulla di definitivo) è però risultato dalla superperizia.

Si potrebbe dire, in un’approssimazione ultima ed estremamente elementare, che la tanto attesa maxi perizia arriva a mettere in discussione tutto, i periti statuiscono che nulla o quasi nulla del momento preciso della morte di Melania è oggettivamente e certamente definibile.

L’ora del decesso e il lasso di tempo preciso in cui si consumò l’omicidio non possono essere determinati.

La determinazione dell’ora della morte di Melania è il cuore di questo processo.

Melania Rea ultime notizie, super perizia e dubbi sull'ora della morteLa difesa ritiene che da un certo momento in poi (da quando è stato visto a pianoro di Colle San Marco) Parolisi ha un alibi indiscutibile ed aggiunge che è teoricamente possibile che Melania stesse morendo proprio mentre Salvatore la cercava.

Praolisi telefonaal 112 alle 16.34 di lunedì 18 aprile 2011.

Dalla prima perizia risulta che a quell’ora Melania era già morta.

La difesa di Parolisi punta a dimostrare che l’ora della morte non è certa ma incerta e se l’orario del decesso si potesse spostare in avanti Parolisi potrebbe godere della sua stessa presenza a Colle San Marco, in pratica godrebbe di un alibi di ferro.

Se Melania moriva mentre Salvatore la cercava allora Parolisi non può essere l’assassino della moglie, sarebbe del tutto incolpevole, estraneo ai fatti e persino ignaro e lontano dalla morte di cui è accusato.

Le nuove perizie non possono determinare l’ora della morte e asseriscono che essa non può essere fissata con certezza alle 14:30.

Perché le nuove perizie non riescono a fissare l’ora del decesso di Melania?

  • Perché manca la misurazione della temperatura interna al cadavere al momento del ritrovamento.

Al momento della scoperta del cadavere, quando il corpo di Melania fu esaminato proprio lì ove venne rinvenuto, nel boschetto delle casermette, non fu rilevata la temperatura interna del corpo.

Di fatto questo accertamento da protocollo è essenziale per ricostruire i tempi del decesso.

  • Perché manca certezza su cosa Melania abbia ingerito prima di morire.

La madre sostiene che mangiò una piadina e del formaggio, il marito Salvatore asserisce che sorseggiò solo del latte. La composizione degli alimenti citati è similare, dall’esame del contenuto dello stomaco della vittima non è possibile escludere l’una o l’altra ipotesi.

Tuttavia i tempi di ”assimilazione” dell’alimento formaggio sono differenti da quelli dell’alimento latte e se non è dato sapere veramente ed effettivamente cosa Melania aveva ingerito difficilmente dall’esame del contenuto gastrico si può risalire all’ora del decesso.

  • Medesimo discorso vale per l’analisi dei livelli di caffeina nell’organismo di Melania, ciò poiché non si sa a che ora precisamente la donna prese l’ultimo caffè.

l medico legale Gian Luca Bruno conclude: “l’aver rinvenuto caffeina nello stomaco consente solo di affermare che la vittima, in un momento imprecisato, prima della morte, ha assunto un alimento che la conteneva”.

Attenzione la superperizia, al momento decisiva nel processo per l’omicidio di Melania Rea, è stata Melania Rea ultime notizie, super perizia e dubbi sull'ora della mortecondotta tenendo conto solo delle fotografie repertate nel corso delle precedenti indagini peritali, tutti i reperti sono andati persi, sono stati distrutti a termine delle attività analitiche.

Il giudice, poste le perizie appena concluse ed esposte, si trova dinnanzi ad un quadro quantomeno dubbio. Legalmente potrebbe istruire un’altra perizia.

  • Un elemento di novità viene evidenziato dalla super perizia: la traccia di Dna sullo slip di Melania, attribuita da sempre al figlio dell’amica con cui aveva stirato la biancheria, è compatibile anche col Dna del padre del bambino.

Di fatto Melania e la sua amica stiravano mentre i mariti vedevano la partita, gli indumenti erano in casa ove vi erano anche l’uomo e il bambino e assai probabilmente lì sono stati contaminati. E’innegabile però che questo del Dna sugli slip è un elemento in più, diverso e non chiarificatore.



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