Seguici:

Aborti in calo con contraccezione gratuita

di Mamma Licia

08 Ottobre 2012

La Washington University School of Medicine di St. Louis ha condotto uno studio i cui risultati mostrerebbero che la distribuzione gratuita di contraccettivi alle teenager farebbe diminuire, fino anche dell’78%, il numero di aborti e di gravidanze indesiderate.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Obstetrics and Gynecology, è stato condotto, tra il 2007 ed il 2011, su un campione di 9.256 donne di età compresa tra i 14 ed i 45 anni, residenti nella regione di St. Louis, negli Stati Uniti, la maggior parte delle quali era a basso reddito o non assicurata.

Ad ognuna di esse è stata offerta una consulenza sui diversi metodi contraccettivi e data la possibilità di scegliere, ed usare, gratuitamente uno tra i vari possibili anticoncezionali. Quello più richiesto è stato l’impianto sottocutaneo, il cui costo è di alcune centinaia di dollari e ha una durata di tre anni.

«L’impatto che ha avuto fornire contraccettivi gratis è stato ben più grande di quanto non pensassimo», ha detto Jeff Peipert, uno dei principali autori dello studio. «Pensiamo che migliorare l’accesso agli anticoncezionali – ha continuato Peipert – in particolare a impianti intrauterini e spirali, insieme ad una migliore educazione sul loro funzionamento ed efficacia, potrebbe diminuire significativamente il numero di aborti, o di gravidanze indesiderate. Queste ultime rimangono infatti un problema importante, soprattutto tra le teenager e le donne con educazione e/o reddito bassi».

A livello locale e rispetto alla media nazionale, il tasso di aborti ha registrato un drastico calo, pari a 4,5-7,5 aborti ogni 1.000 donne rispetto ai 19,6 aborti ogni 1000 donne a livello statale (nel 2008).

Questi dati – ha sottolineato Peipert – sono dovuti in gran parte all’utilizzo, da parte del 75% delle donne, di metodi contraccettivi reversibili ma di lungo termine, come dispositivi intrauterini o spirale; metodi 20 volte più efficaci della pillola, dei cerotti e dei diaframmi, anche se molto più costosi.
Negli Stati Uniti le gravidanze indesiderate sono il 50% del totale, e nel 43% dei casi le donne, frequentemente di basso reddito, decidono alla fine di abortire. Questo studio confermerebbe ancora una volta la relazione esistente tra livello di vita e numero di aborti e che una contraccezione gratuita farebbe diminuire il numero di interruzioni di gravidanza.

I risultati di questo studio sono in linea – è un caso? – con la riforma sanitaria dell’amministrazione Obama che punta a sostenere il controllo delle nascite, imponendo ai datori di lavoro, dal prossimo primo gennaio, la copertura sanitaria degli anticoncezionali alle loro lavoratrici.

Una riforma sanitaria fortemente criticata dalla destra e dalle associazioni cattoliche perché prevede che anche le organizzazioni religiose (ma non le chiese) debbano assicurare alle proprie dipendenti la scelta sul metodo di contraccezione.



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici