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Sarah Scazzi processo: le nuove dichiarazioni di Michele Misseri

di Maria Corbisiero

24 Ottobre 2012

Sarah Scazzi processo Non si è svolta ieri l’udienza per l’omicidio di Sarah Scazzi: lo sciopero dei penalisti ha fatto slittare il tutto in data 29 ottobre 2012.

Infatti, dopo aver svolto alcune formalità, gli avvocati di ambo le parti si sono recati in aula per informarsi sulla nuova data dell’udienza decisa da Rina Trunfio, presidente della Corte d’assise di Taranto, che ha rinviato il processo per il prossimo lunedì.

Non è stato quindi ascoltato Michele Misseri, zio della vittima che inizialmente si autoaccusò dell’atroce delitto, salvo poi riversare le colpe sulla figlia Sabrina, ora ritenuta, assieme alla madre Cosima Serrano, una delle principale sospettate.

Il contadino di Avetrana non ha comunque rinunciato a parlare ieri, interrompendo così un lungo periodo di silenzio.

Zio Michele, come lo chiamano tutti ormai, è stato intervistato da una tv locale pugliese ai quali microfoni ha detto:

“Non mi credono, ma la verità non la sanno neanche loro. Io so solo che due innocenti sono in carcere e io continuerò a lottare per dimostrare che con questa storia non c’entrano niente”.

Sarah Scazzi processo Continua a scagionare la moglie e la figlia e ad addossarsi tutte le colpe:

“Sono io il colpevole! Loro sono innocenti e pagano a causa mia”.

Misseri ripete che non se la sente ancora di recarsi al cimitero a rendere omaggio a Sarah e che Concetta Serrano, madre di Sarah nonché sorella di Cosima, si rifiuta di vederlo e di parlargli.

Un rifiuto che, a quanto pare, continua a ricevere da quasi tutte le donne della sua famiglia. Infatti Misseri continua a scrivere lettere indirizzate sia alla figlia Sabrina che alla moglie Cosima, senza però ricevere mai risposta.

Intanto si svolgeranno la settimana prossima due delle udienze più importanti del processo. Come detto in precedenza infatti Michele Misseri siederà al banco dei testimoni lunedì 29 ottobre mentre Cosima e Sabrina saranno chiamate a testimoniare il giorno successivo, martedì 30 ottobre.



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