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Dicelamamma.it per tutte le mamme tecnologiche e non

di Redazione VitaDaMamma

05 Novembre 2012

 

Gli atti e le attività con cui l’individuo esprime se stesso nella società dipendono e mutano in relazione agli strumenti che il progresso mette a disposizione dell’umanità.

La nostra è una società tecnologica, informatizzata e connessa alla rete. Il lavoro umano, le dinamiche sociali e i sistemi di comunicazione passano attraverso una tastiera, un video ed un mouse e spesso il mondo intero sta in una tasca o in una borsa grazie a quelle porte magiche che si possono aprire tramite gli smartphone, gli iPod o gli iPad.

I ragazzi del futuro chiuderanno i libri per aprire i tablet e dentro non troveranno 1000 pagine e basta ma intere biblioteche e molti saperi.

L’informatizzazione del mondo è la più straordinaria eredità che ciascuno di noi può lasciare ai propri figli. Per indicare il potere di diffusione, contatto e comunicazione del web in italiano si parla di “Rete”: si dice “rete” per dire maglia che si allarga, incrocia e coordina; si dice “rete” per dire sistema intrecciato ma logico, matematico e quindi lineare; si dice “rete” per dire mezzo di cattura delle idee. Ed attenzione alla parola cattura che qui non si usa per intendere “prigionia” ma per indicare una collocazione certa dove le idee si manifestano, si cercano e si trovano, divenendo fruibili a tutti.

La “RETE” è quindi cultura, luogo di incontro, sede dei saperi, contesto primo e migliore in cui l’uomo moderno esprime se stesso.

Gli adulti che abitano la rete oggi hanno dovuto avvicinarsi ad internet, lasciarsi affascinare dall’informatica e sono stati costretti a studiare il linguaggio web, ciò perché questi adulti(me compresa) venivano dalla scuola della penna e la tastiera non è stata per loro uno strumento comune.

I nostri figli hanno l’opportunità di nascere e crescere “bilingue”: l’uso domestico, comune e naturale degli strumenti informatici può permettere ai bambini di apprendere contemporaneamente i linguaggi tradizionali associandoli e fondendoli a quelli informatici.

L’uso della scrittura in word, che può essere visto come una banalità, riduce il rischio di errori grammaticali e ortografici e ne facilita la naturale correzione già nel bambino. Inoltre l’approccio precoce ad un internet mirato e controllato permette al piccolo di acquisire prima e più velocemente la consapevolezza dei segni grafici.

Si dice “di necessità virtù”, ebbene i miei bambini per vedere i loro video preferiti su youtube, oltre ad accendere il computer, accedere ad internet e “spulciare” la nota piattaforma di video-sharing, riescono a 5 e 4 anni a scrivere perfettamente i semplici nomi dei loro beniamini sulla barra dedicata alla ricerca, avviando anche la ricerca stessa in modo corretto.

Ciò non toglie che l’uso del computer debba avvenire sotto lo sguardo attento del genitore, ma certamente dimostra che il nativo digitale (colui che nasce circondato dalla tecnologia) può apprenderne l’uso con intelligenza e adoperare gli strumenti informatici in modo del tutto appropriato e mirato.

Più il genitore è preparato all’uso dello strumento web più sarà capace di guidare il figlio favorendo un corretto rapporto con la rete ed ad una corretta fruizione del mezzo tecnologico.

Come fa una mamma a capire la Rete?

Per comprendere la Rete e le sue dinamiche basta stringere con internet un patto di alleanza, indagando e frequentando il web.

La scoperta che tu da mamma farai è la medesima che ho fatto io e che hanno fatto tante altre mamme: scoprirai, cioè, che la rete è fatta di persone … è fatta di persone come te che ti attendono per confrontarsi, conoscersi e sostenersi.

Sony Playstation ha deciso di supportare il progetto dicelamamma.it. Se sei una mamma o un genitore e stai cercando un luogo in cui la famiglia e la genitorialità siano il primo interesse e il primo obiettivo allora entra a far parte di questo progetto e visita Dicelamamma.it.

Stile, tecnologia e creatività sono gli elementi che caratterizzano tre mamme blogger d’eccezione già note sul web come Mamma in 3D, Mammachetesta e Bismama, che gestiscono il blog e si confrontano con un pubblico di mamme quanto mai eterogeneo: e così per una mamma che predilige la manualità, ve ne è un’altra che stimola i propri bambini a scoprire tutti i vantaggi e le novità delle ultimissime tecnologie, e ancora una che controlla il tempo che i bambini trascorrono al computer o giocando con i videogiochi

Le mamme blogger sono una realtà diffusa che anima la rete, una rete rosa tessuta grazie all’esperienza, all’amore e al bisogno di condivisione, una rete che parte dall’interesse per i figli e la famiglia ed unisce tutte le mamme ed i papà del mondo.

 

Articolo sponsorizzato



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