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Festival di Sanremo 2013: sul palco l’amore gay

di Alessandra Albanese

12 Febbraio 2013

L’Italia sta cambiando. L’Italia sta cambiando? Più che un’affermazione sarebbe il caso di porsi una domanda. Il nostro paese sta davvero cambiando? L’ultima notizia su Sanremo poco ha a che vedere con canzoni e vallette. L’anno scorso fece discutere la farfallina di Belen, quest’anno l’”argomento scottante” sarà forse un altro. E in qualche modo più semiserio.

Sembra infatti che durante la prima serata del Festival il conduttore Fabio Fazio abbia invitato a parlare una coppia omosessuale. Sono due ragazzi di Torino, Stefano e Federico. Prima che a Sanremo la coppia aveva già fatto parlare di sé con un video postato dagli interessati su Youtube.

I due avevano deciso di rendere pubblica la loro storia con il mezzo ormai più “pubblico” che internet ha partorito.

Nel video i due parlavano dei loro diritti “negati” in Italia, e della loro decisione di unirsi in matrimonio negli Stati Uniti, a New York, città nella quale le unioni gay sono riconosciute e legiferate. Il matrimonio si farà il prossimo 14 febbraio, per la festa degli innamorati.

E Fazio ha deciso di intervistarli sul palco dell’Ariston. Operazione mediatica? Forse, ma anche iniziativa sociale, a detta del padrone di casa. Una vera rivoluzione per la rete pubblica, che sta forse tentando un rinnovamento

L’intervista alla coppia arriva all’indomani delle presentazioni delle canzoni, tra le quali ha fatto anche discuterre quella della nuova proposta Renzo Rubino, che affronta proprio il tema dell’omosessualità nella sua “Il postino”, e racconta di un amore tra due uomini. Nel testo alcune frasi esplicite:

“Voglio urlare più forte di prima

Amami uomo con le mani da uomo

E toccami fiero con un tocco leggero.”

E già Povia qualche anno fa si era espresso con un’altra canzone dal titolo “Luca era gay” che narrava della “redenzione” di un omosessuale, che dopo un percorso interiore cominciava ad amare una donna.

Fazio commenta l’intervento di Stefano e Federico: «Saliranno sul palco dell’Ariston per far riflettere sul tema dei diritti. Non vi anticipo in che maniera racconteranno la loro storia ma posso solo dirvi che affronteremo l’argomento con grande delicatezza. Riprenderemo una parte di quel video».

Diritti che in effetti in Italia latitano, e che sempre più prepotentemente sembrano voler prendere spazio, anche in occasioni nazional-popolari come il festival della canzone italiana.



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