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Bambini e Scuola dell’Infanzia: l’inserimento del bambino

di Federica Federico

20 Marzo 2013

Bambini e scuola dell'infanzia: l'inserimento del bambinoLa natura umana non è una macchina da costruire secondo un modello e da regolare perché compia esattamente il lavoro assegnato, ma un albero, che ha bisogno di crescere e di svilupparsi in ogni direzione, secondo le tendenze delle forze interiori che lo rendono una persona vivente.

John Stuart Mill, Sulla libertà, 1859

Quando nasce un bambino la donna si trasforma in madre, partorendo si completa una metamorfosi che ha inizio con la scoperta dell’attesa di un figlio.

Quando viene alla luce un bimbo nasce anche una madre, nasce un padre e la coppia diventa una famiglia. Il nucleo familiare è da subito chiamato a riequilibrare i rapporti tra uomo e donna in ragione del nuovo nato, la creatura generata e adesso viva, reale e impegnativa.

I primi anni di vita di un bambino sono anni di costruzione: ogni giorno trascorso col bambino, ogni gesto a lui rivolto e ogni affetto scambiato col proprio figlio concorrono a formarne il carattere ed a orientarne l’indole. Ed il genitore sente il peso del suo ruolo di educatore.

Il bambino è una tela bianca, chi lo educa è il pennello e il colore. Più colorata, Bambini e scuola dell'infanzia: l'inserimento del bambinopositiva e solare è l’educazione di un cucciolo d’uomo maggiore è la possibilità che una volta divenuto adulto quell’uomo o quella donna possa sorridere dinnanzi al quadro della sua infanzia. E tanto più serena è l’infanzia tanto maggiore sarà la stabilità emotiva di cui la persona godrà nell’età adulta.

Queste non sono congetture ideali o utopistiche ma rappresentano i cardini della pedagogia contemporanea e vanno tradotti in consigli che i genitore debbono recepire e metabolizzare.

Di norma i bambini piccolissimi e piccoli trascorrono i primissimi anni della loro vita in famiglia: i bambini, quando non vengano scolarizzati prima dell’accesso alla scuola dell’infanzia, restano nell’ambiente familiare sino ai 30\36 mesi.

Il cosiddetto ambiente familiare, posto che non vi siano problematiche gravi o estreme, è un ambiente protetto, rappresenta l’universo del bambino, il suo rifugio sicuro e il regno in cui il piccolo a suo modo “segna il territorio”. Ma la cellula elementare della società va lasciata, Bambini e scuola dell'infanzia: l'inserimento del bambinoil bambino va condotto nel mondo ove può scoprire la complessa magia dei rapporti sociali con tutti gli equilibri, i doveri e i benefici che la socializzazione implica.

Si socializza al parco e in piscina, sulla spiaggia e al baby parking, ma la prima e più importante palestra di vita è la Scuola dell’Infanzia (comunemente detta anche scuola materna o asilo).

Le mamme emotivamente sono coinvolte nell’approccio alla scuola tanto quanto i bambini!

Cara mamma,

il primo giorno di scuola di tuo figlio è anche il tuo primo giorno; potresti piangere e potresti farlo da sola una volta rientrata a casa; potresti cedere all’emozione esattamente nel momento in cui dovrai accettare che qualcun altro deve aiutare il tuo bambino a diventare grande.

Il tuo compito, il nostro compito di mamme, è quello di favorire la scolarizzazione serena dei bambini.

Bambini e scuola dell'infanzia: l'inserimento del bambino

  • Come possiamo aiutare i bambini che si preparano alla scuola dell’infanzia? Esiste un modo per predisporre il bambino all’inizio di questa straordinaria avventura di crescita?

Vitadamamma.com ha chiesto la consulenza di due docenti della scuola dell’infanzia. Rispondono alle domande più comuni delle mamme le maestre Loredana Borriello e Rosa Pernice, docenti di scuola dell’infanzia presso l’Istituto comprensivo Francesco D’Assisi di Torre del Greco (Napoli).

  • Perché la scuola dell’infanzia è importante per il bambino e, posto il rilievo educativo di questo percorso, quanto conta la continuità?Bambini e scuola dell'infanzia: l'inserimento del bambino

La scuola dell’infanzia presuppone un percorso educativo fondamentale per il bambino e mira al consolidamento dell’identità, alla conquista dell’autonomia, al riconoscimento e allo sviluppo delle competenze ed all’acquisizione delle prime esperienze di convivenza. Al fine di uno sviluppo armonico della personalità del bambino, è indispensabile un’attenta collaborazione con la famiglia. Questa continuità scuola-famiglia deve presupporre relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.

  • Come una mamma può preparare se stessa e il proprio bambino ad affrontare il primo giorno di scuola? È possibile dare qualche suggerimento pratico alleBambini e scuola dell'infanzia: l'inserimento del bambino mamme che a settembre accompagneranno i bimbi in aula per la prima volta?

Quando i genitori decidono di iscrivere il proprio figlio alla Scuola dell’Infanzia si sentono responsabili della scelta che effettueranno e sono pieni di aspettative. Compito della scuola è quello di infondere fiducia nella famiglia, per permettere un distacco sereno e per promuovere nei genitori collaborazione e partecipazione. È importante inoltre che la mamma renda partecipe il figlio alla nuova esperienza che sta per vivere, parlandogli della scuola, facendo acquisti di materiali scolastici e anche se il primo giorno di scuola del proprio figlio si è emozionati ed ansiosi, occorre evitare sempre di farsi vedere commossi. I bambini infatti hanno bisogno di sentirsi rassicurati dalla propria mamma e accolti con gioia a scuola.

  • Esiste una “ricetta anti pianto” e se il bambino dovesse piangere cosa deve fare una mamma?

Ogni bambino ha un attaccamento diverso verso il nucleo familiare; per questa ragione diversi saranno i tempi di ognuno nella fase di adattamento e diversa sarà la reazione del piccolo nell’ingresso a scuola. Pertanto, di fronte a crisi di pianto che quasi sempre si verificano nel bambino, è opportuno che la mamma, rassicurata dalle insegnanti, si allontani lasciando il piccolo alle insegnanti, senza tuttavia vivere questo distacco come un “senso di abbandono”.

  • Quali competenze deve avere sviluppato un bambino per essere considerato pronto all’avventura della scuola?

Bambini e scuola dell'infanzia: l'inserimento del bambinoAffinché il bambino possa iniziare il suo percorso educativo nella Scuola dell’Infanzia, è indispensabile che abbia acquisito determinate competenze. È fondamentale che sia in grado di esprimere e comunicare i suoi bisogni fisiologici, le sue emozioni, seppur con un linguaggio essenziale e che sia capace di avere cura di sé e della propria igiene (saper utilizzare i servizi igienici, sapersi sistemare dopo i propri bisogni fisiologici, essere in grado di lavare ed asciugare le mani da solo).

  • Un bambino che parla poco, uno di quelli che interagisce verbalmente solo con la mamma (convinta di essere la sola in grado di comprenderlo), può incominciare a frequentare la scuola dell’infanzia?

Apprendere, comunicare con i pari e con gli adulti, sono tra gli obiettivi principali che la Scuola dell’Infanzia si propone. Pertanto un bambino che parla poco, che interagisce solo con la mamma può e deve frequentare la Scuola dell’Infanzia in cui troverà un ambiente strutturato da regole di comportamento che gli offriranno importanti riferimenti per lo sviluppo dell’autonomia, della cooperazione, della comunicazione.

  • Cosa deve dire una mamma a se stessa per prepararsi ad affrontare il distacco dal figlio?Bambini e scuola dell'infanzia: l'inserimento del bambino

Il distacco dal proprio figlio per l’inserimento nella Scuola dell’Infanzia può rappresentare anche per la mamma un momento di crisi. È invece fondamentale avere un atteggiamento sicuro e sereno, che è quello di cui i bambini hanno bisogno nel momento del distacco. Per poter affrontare serenamente il distacco dal proprio figlio, una mamma deve avere la consapevolezza che in questo “nuovo ambiente” il proprio bambino avrà l’occasione di apprendere le regole del vivere insieme agli altri con i quali farà nuove scoperte, giochi e progetti.

 

Bambini e scuola dell'infanzia: l'inserimento del bambinoL’intera redazione di Vita da Mamma ringrazia le docenti Loredana Borriello e Rosa Pernice per la gentile collaborazione.



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