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L’uomo per l’ambiente vincitore del Goldman 2013 è Rossano Ercolini

di Mamma Licia

30 Aprile 2013

C’è un italiano tra i sei vincitori del prestigioso “Premio Ambientale Goldman” 2013: è il toscano Rossano Ercolini, maestro di scuola elementare, premiato lo scorso 15 aprile dalla Goldman Environmental Foundation di San Francisco per il suo impegno nella campagna di sensibilizzazione pubblica sui pericoli connessi agli inceneritori e per aver dato vita e impulso al movimento nazionaleRifiuti Zero’.

Il Goldman, definito anche il “Nobel per l’ecologia”, giunto al suo 24° anno, è un premio che viene assegnato annualmente a “sei coraggiosi leader che, contro tutte le difficoltà, combattono per proteggere l’ambiente e le loro comunità”, provenienti dalle sei regioni continentali abitate del pianeta. Quest’anno, per la prima volta in 15 anni nella storia del premio, è andato ad un italiano, che – insieme agli altri 5 eroi dell’ambiente – sarà ricompensato con 150mila dollari per il suo attivismo ambientale.

Il premio, istituito nel 1989 da Richard e Rhoda Goldman (due compianti leader civici e filantropi), riconosce i risultati ottenuti nel campo del recupero dei terreni paludosi, della gestione dei rifiuti solidi, della lotta all‘idrofratturazione, dell’estrazione del marmo e delle emissioni provenienti dagli impianti a carbone.

L’impegno ambientale di Rossano Ercolini comincia nel 1994, quando inizia la sua battaglia – alla fine rivelatasi vincente – contro la proposta di edificazione di un inceneritore nel suo comune di residenza, a Capannori (LU), un piccolo paese della Toscana.

Negli anni successivi, grazie alla campagna di sensibilizzazione promossa da Ercolini, sono stati chiusi 40 inceneritori e 117 comuni si sono uniti a Capannori con l’intento di raggiungere l’obiettivo “Rifiuti Zero”.

Lo scorso 27 marzo è stata depositata in Corte di Cassazione la Legge d’Iniziativa Popolare Rifiuti Zero, che mira ad una riforma organica di tutto il sistema di raccolta e smaltimento rifiuti e si articola su 5 parole chiave: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. Subito dopo Pasqua è partita la raccolta firme, ne serviranno 50mila per poter presentare la legge.

Insieme a Rossano Ercolini, i vincitori del Goldman 2013 sono un sud africano, un iracheno, un indonesiano, una colombiana e una statunitense:

Jonathan Deal (Sud Africa). Senza alcuna esperienza nell’organizzazione delle comunità a livello di base, è riuscito a condurre una campagna di successo contro l’idrofratturazione in Sud Africa, per proteggere Karoo, una regione semidesertica riconosciuta per la sua agricoltura, bellezza e fauna selvatica.

Azzam Alwash (Iraq). Dopo aver rinunciato ad una comoda vita familiare in California, è ritornato in Iraq, un paese dilaniato dalla guerra, per guidare gli sforzi delle comunità locali di recupero dei territori paludosi, che erano stati trasformati in trombe di polvere durante il regime di Saddam Hussein.

Aleta Baun (Indonesia). Attraverso l’organizzazione di centinaia di abitanti di villaggi locali per l’occupazione pacifica delle sedi di estrazione del marmo tramite “proteste ad intreccio”, è riuscita ad arrestare la distruzione di terreni forestali sul Monte Mutis nell’isola di Timor.

Kimberly Wasserman (USA). Ha guidato i residenti locali in una riuscita campagna mirata a chiudere due dei più importanti impianti a carbone del paese, e sta ora trasformando le vecchie sedi industriali di Chicago in parchi e spazi multiuso.

Nohra Padilla (Colombia). Ignorando i potenti opponenti politici ed una diffusa cultura di violenza, ha organizzato i raccoglitori di rifiuti colombiani, con l’intento di rendere il riciclaggio una componente legittima della gestione dei rifiuti.



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