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Governo Letta in arrivo aiuti per famiglie disagiate

di Alessandra Albanese

05 Luglio 2013

Novità in arrivo dal governo Letta. Sembra infatti che il Consiglio dei Ministri abbia stanziato 50 milioni di euro a favore delle famiglie in difficoltà economica, e principalmente nei casi in cui è presente una soglia di povertà minorile.

Per il momento potranno usufruire di questo sostegno soltanto le famiglie di alcune città scelte dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le città che vedranno in sperimentazione questa nuova social card saranno: Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona.

La sperimentazione di questo sussidio avverrà con l’appoggio dell ‘Inps e di poste Italiane, partirà il prossimo autunno e durerà un anno.

Il contributo dunque verrà erogato sotto forma di social card, esperimento già tentato in precedenza, ma con requisiti leggermente diversi rispetto alla prima.

Il contributo economico erogato andrà dai 231 ai 404 euro al mese a seconda del numero del nucleo e della composizione familiare e dei figli a carico.

I requisiti per averla sono:

– Il nucleo dovrà essere composto da almeno un componente con età inferiore a 18 anni.

L’Isee in corso di validità basato sui redditi del 2012 non dovrà superare i 3.000 euro (il precedente limite per la social card era fissato a 6.000 euro).

Assenza di lavoro per tutti i componenti del nucleo in età attiva.

Cessazione del rapporto di lavoro avvenuta nei precedenti 36 mesi alla richiesta.

Valore dell’abitazione ai fini Ici non superiore a 30mila euro.

Valore di altri patrimoni (ad es. conti correnti) non superiore a 8 mila euro

Assenza di autoveicoli immatricolati nell’anno precedente alla richiesta

Non vengono presi in considerazione i nuclei senza figli o quelli con soggetti disoccupati cronici.

Avranno titolo preferenziale le situazioni familiari di estremo disagio, le famiglie monogenitoriali o quelle con figli minori disabili.

La domanda dovrà essere inoltrata al proprio comune di residenza, che erogherà bimestralmente il contributo, a seconda dei fondi a disposizione.



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