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Roberta Ragusa: la soluzione del giallo nascosta dentro un furgone

di Federica Federico

08 Luglio 2013

 Roberta Ragusa, Era il principio di maggio quando Sara Calzolaio, l’amante di Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, durante un serrato interrogatorio dinnanzi al pm Aldo Mantovani, fece una dichiarazione choc: disse infatti che Roberta sarebbe tornata a casa.

Probabilmente la giovane donna voleva a suo modo difendere e sostenere la teoria dell’allontanamento volontario che rappresenta la tesi portata avanti da Antonio Logli sin dalle prime ore dopo la misteriosa scomparsa di sua moglie, la mamma dei suoi due figli.

È di due giorni fa la notizia decisiva del sequestro di un furgone intestato alla Geste, la municipalizzata dei servizi del comune di San Giuliano Terme, ma in uso al Logli come mezzo di servizio.

A quanto pare una collega di Antonio Logli, nei giorni seguenti alla scomparsa di Roberta Ragusa, avrebbe notato in detto furgone dei fazzoletti intrisi di sangue. La notizia, anticipata dal quotidiano ‘La Nazione’, è stata successivamente confermata da ambienti investigativi dopo che la donna ha spontaneamente deposto in Procura.

L’audizione della donna sarebbe avvenuta martedì scorso e ad essa avrebbe fatto seguito il sequestro del mezzo di locomozione.

La collega di Logli era una voce importante che forse per paura restava in silenzio, dopo mesi, fortunatamente, è prevalso il senso di pietà per una mamma misteriosamente scomparsa e la donna ha confidato il suo segreto ad un superiore della ditta che ha poi avvertito i carabinieri.

Roberta Ragusa: la soluzione del giallo  Quando si parla della scomparsa di Roberta Ragusa, si pensa ad una notte normale in una casa abitata da una sola famiglia, con i figli che dormono e i suoceri nell’appartamento vicino, si pensa al silenzio rotto comunque da una tragedia … di qualunque tragedia si sia trattato resta difficile pensare che nessuno abbia sentito nulla.

Nell’opinione pubblica, infatti, è sempre serpeggiata l’idea che l’unico indagatao, il marito Antonio Logli, qualora fosse lui il colpevole, avesse dovuto godere “quasi necessariamente” dell’appoggio di uno o più complici.

È di queste ore la notizia che la procura di Pisa avrebbe iscritto due nuovi soggetti nel registro degli indagati: Sara Calzolaio, l’amante di Logli, e il padre di quest’ultimo, Valdemaro Logli. I nuovi indagati per la morte di Roberta Ragusa sarebbero accusati di favoreggiamento.

L’iscrizione di tali nomi nel registro degli indagati darà probabilmente il via a nuove perquisizioni e sarà l’impulso per analisi di altre autovetture.

Secondo alcune indiscrezioni già martedì il nucleo di investigazione scientifica dovrebbe esaminare tre vetture: il furgone di Geste in uso as Antonio Logli e le vetture dei due nuovi indagati.



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