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Punture di riccio di mare: ecco cosa fare

di Maria Corbisiero

24 Luglio 2013

Punture di riccio di mare Quando si pensa ai possibili “pericoli” che potrebbero disturbare la nostra tanto sospirata vacanza al mare, il primo pensiero è sicuramente rivolto alle meduse e ai relativi rischi che corriamo se una di loro dovesse pungerci. (Clicca qui per ulteriori informazioni al riguardo.)

Non bisogna tuttavia sottovalutare le punture velenose di tracine e scorfani (leggi qui per sapere cosa fare al riguardo) e quelle altrettanto dolorose dei ricci di mare.

Appartenenti alla classe Echinoidea, quelli che noi chiamiamo comunemente ricci di mare sono degli organismi marini suddivisi in circa 750 specie, molti dei quali non ritenuti tossici. È possibile “incontrarli” negli anfratti marini che si formano tra le rocce, molto più difficile è invece avvistarli sulla sabbia.

Punture di riccio di mare La loro superfice è interamente ricoperta di aculei, unico vero “pericolo” al quale bisogna prestare molta attenzione.

Cosa bisogna fare se si viene punti da un riccio di mare?

La prima cosa da fare è evitare l’insorgere di un’infezione batterica. Per tale motivo è opportuno disinfettare immediatamente la ferita con acqua ossigenata, soluzioni a base di cloro oppure immergendo la parte lesa nell’acqua salata.

Sarà quindi necessario rimuovere gli aculei in modo da evitare una possibile infezione batterica. Le reazioni dovute a tali punture si differenziano in due tipi:

  • Le immediate: il soggetto avverte un dolore immediato a causa della penetrazione degli aculei del riccio attraverso la cute, punture che comportano un arrossamento della zona colpita, un edema oppure infezioni secondarie.
  • Le ritardate: il soggetto può avvertire dolore o fastidio anche a distanza di due o tre mesi dall’avvenuto contatto. Ciò è dovuto alla formazione di lesioni nodulari, vere e proprie reazioni dovute alla presenza del corpo estraneo sottocutaneo (eventuali residui di spine non opportunamente rimossi) che, nel tempo, provocano granulomi, lesioni da infiammazioni croniche.

Punture di riccio di mare

Punture di riccio di mare Nel primo caso, il dolore immediato può essere alleviato bagnando la zona punta con dell’acqua molto calda, fino al limite della sopportazione, nel secondo caso è possibile prevenire le reazioni ritardate estraendo tutte le spine con l’aiuto di un ago (non utilizzare le pinzette perché potrebbero spezzare la spina – ndr), oppure agevolare l’espulsione degli aculei con una pomata farmaceutica a base di ittiolo.

Quando ogni residuo sarà rimosso, in caso di dubbi sulla totale asportazione rivolgersi al pronto soccorso più vicino, applicare una crema cortisonica e proteggere la zona lesa (nel caso dei piedi bisogna evitare accuratamente di camminare scalzi) al fine di scongiurare eventuali infezioni.

 

Fonte: http://www.deabyday.tv/salute-e-benessere/cura/guide/3566/Come-fare-in-caso-di-puntura-di-riccio-di-mare.html

 



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