Seguici:

Sole e bambini: l’esposizione solare favorisce la produzione di vitamina D

I bambini di ieri, dopo aver fatti i compiti, scendevano giù a giocare con la palla o la bicicletta; quelli di oggi restano a casa a giocare ai videogiochi. I bambini di ieri trascorrevano lunghi pomeriggi al parco con i genitori; quelli di oggi sono costretti a restare a casa a ...

di Dott.ssa Marta Volpe

31 Luglio 2013

Sole e bambini I bambini di ieri, dopo aver fatti i compiti, scendevano giù a giocare con la palla o la bicicletta; quelli di oggi restano a casa a giocare ai videogiochi.

I bambini di ieri trascorrevano lunghi pomeriggi al parco con i genitori; quelli di oggi sono costretti a restare a casa a guardare la tv perché i genitori sono troppo impegnati.

I bambini di ieri giocavano a rincorrersi sotto il sole; i bambini di oggi il sole lo guardano da una finestra…

Risultato?

I bambini di ieri erano più sani e gioiosi, quelli di oggi sono più deboli e privi di allegria!

Sole e bambini Volendo escludere tutte le cause legate alle relazioni interparentali, alle patologie e alla genetica, l’elemento che gioca un ruolo essenziale sulla salute mentale e fisica dei bambini è il sole. Oltre a produrre serotonina (anche detta ormone della felicità), neurotrasmettitore che regola l’umore, il sole è il mezzo principale per accumulare vitamina D nell’organismo.

La vitamina D è una molecola essenziale per la crescita dello scheletro e per il mantenimento della mineralizzazione ossea grazie al ruolo fondamentale che svolge favorendo l’assorbimento intestinale del calcio e controllando il fenomeno del rimodellamento osseo; agisce come un vero e proprio ormone e la sua sintesi avviene a livello cutaneo grazie allo stimolo dei raggi UVB, quando la lunghezza d’onda della radiazione solare raggiunge una sufficiente intensità.

Sole e bambini La produzione di questa vitamina, quindi, è maggiore nelle stagioni calde e nelle aree geografiche più vicine all’Equatore.

I giochi all’aperto, l’attività fisica nei parchi, i bagni al mare e quant’altro sono, dunque, necessari a questi bimbi di oggi che sembrano non conoscere più il sole; ma affinché un’esposizione solare sia garante di adeguati livelli di vitamina D bisognerebbe che i bambini si esponessero per appena 15-20 minuti al giorno tenendo scoperti viso, braccia e gambe.

Occhio alle creme solari però: una protezione con SPF 15 sembra ridurre del 99% la sintesi di vitamina D.

In sostituzione, è possibile scegliere i giusti cibi per sopperire alla carenza di tale ormone?

Purtroppo la risposta è che sono pochi i cibi che lo contengono (latte, yogurt, uova, pesci grassi come sardine e salmone) e soprattutto questi stessi alimenti ne contengono in quantità davvero irrisorie.

I benefici della sintesi della vitamina D sono numerosi:

  • il sistema respiratorio ne giova nella diminuzione di riacutizzazioni di asma, raffreddori ed epidemie influenzali;
  • l’insorgenza delle patologie cutanee, quali la psoriasi e la dermatite atopica, è ridotta;
  • gli occhi non avvertono più affaticamento e pesantezza;
  • la comparsa di malattie autoimmuni e di tumori è inibita.

Sole e bambini

Mantenere giusti livelli di vitamina D non è importante solo per i piccoli bensì anche per le mamme in attesa: diversi studi dimostrano come da madri deficitarie di questo ormone possano nascere bambini con ridotta massa ossea, principale fattore di rischio per l’insorgenza dell’osteoporosi durante la vita adulta.

Ritorniamo ad amare il sole: scegliendo l’ora giusta per l’esposizione, permettiamo ai piccoli di stare più tempo all’aria aperta; in questo modo cresceranno più sani e felici!



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici