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Halloween in Italia: usi e costumi

di Maria Corbisiero

18 Ottobre 2021

Sono tante le persone che amano definire Halloween “un’americanata” o una “moda importata” dai paesi d’oltreoceano, il motivo di questo pensiero è ovviamente da ricercare nella grande popolarità che questa festa ha negli Stati Uniti d’America.
Tuttavia, contrariamente a quanto si possa pensare, Halloween in Italia è sempre esistito o, volendo essere più precisi, esistono delle similitudini con alcune remote celebrazioni pagane, somiglianze che dimostrano quanto questa festa abbia in realtà origini antichissime anche nel nostro Paese.

 

Halloween in Italia: usi e costumi

Bambine vestite da strega fanno dolcetto o scherzetto
Foto diritto d’autore: choreograph© 123RF.com – ID Immagine: 106387282 con licenza d’uso.

Halloween in Italia: usi e costumi.

 

Halloween, il cui nome deriva da All Hallows Eve, ossia Vigilia di Ognissanti, si celebra la notte tra il 31 Ottobre e il primo giorno di Novembre. Diverse leggende narrano che proprio in questa notte il mondo dei vivi e quello dei morti si colleghino tramite un passaggio che permette ai defunti di poter tornare tra i viventi per alcune ore.
Per tale motivo, e per far sì che gli estinti si mescolino indisturbati tra i vivi, i bambini, ma anche gli adulti, traggono ispirazione dal regno dei morti per mascherarsi da streghe, fantasmi, zombie, ecc., e vagano per le case facendo “dolcetto o scherzetto” (Trick or treat?).

 

Molto simile a quella americana, Halloween in Italia è divenuta una vera e propria festa consumistica che ha preso piede anche nelle scuole, dove si realizzano lavoretti, si disegnano zucche e si colorano maschere a tema.

Maschere di Halloween fai da te da stampare e colorare.

Insomma, tutto sembra richiamare i festeggiamenti americani ma, come detto in precedenza, Halloween può in qualche modo considerarsi una festa italiana che affonda le proprie radici nella nostra storia popolare.

 

Halloween in Italia prima di Halloween made in USA.

 

Quella che tutti noi sappiamo essere una festa di origine celtica, in realtà ha diverse similitudini con alcuni riti pagani antichi, tradizioni contatine che, seppur apparentemente scomparse, almeno nelle grandi città, non hanno difatti perso la loro importanza folkloristica.
Da nord a sud, variando di regione in regione, Halloween in Italia sembra essere sempre esistita, festeggiata unitamente al culto dei morti, con tanto di zucche intagliate e trasformate in lanterne, proprio come avveniva nella più remota tradizione celtica.

 

Halloween in Italia: Valle d’Aosta. Le leggende valdostane narrano che nella notte fra il primo ed il 2 novembre ogni famiglia si recava al cimitero per far visita alle tombe dei propri cari. Prima di uscire però lasciavano il fuoco acceso e la tavola imbandita con varie cibarie per i morti che quella notte avrebbero visitato le case dei vivi.

 

Halloween in Italia: Friuli. In occasione delle festività legate ai morti, in alcune città della Carnia (regione montana situata a nord-ovest di Udine) si svolge il “Tîr des cidulas”, ossia un rituale propiziatorio dall’origine celtica. Il rito consiste nel lancio dei “las cidulos”, rotelle di legno ardenti che generano un incredibile effetto ottico.

 

 

Halloween in Italia: Lombardia. A Milano sembra sia sempre esistita l’usanza di intagliare le zucche ed illuminarle ponendo al loro interno delle candele, trasformandole così in vere e proprie lanterne chiamate “lumiere”. Queste venivano poi utilizzare dalle persone più impavide che, per nulla timorose della notte oscura, giravano per le case per spaventare i vicini, chiedendo loro in cambio i frutti tipici dell’autunno, tra cui noci e castagne.

 

Halloween in Italia: Piemonte. In questa regione esistono diverse tradizioni che celebrano il culto dei morti. Nella notte tra l’1 e il 2 Novembre alcune famiglie seguono l’usanza di mettere un coperto in più a tavola in onore del proprio defunto che proprio in quella notte farà loro visita, oppure di recarsi al cimitero e liberare, almeno per quella sera, la propria casa lasciandola alle anime dei morti che avrebbero così avuto un luogo dove poter mangiare e riposarsi.
Ancora oggi per tale ricorrenza si preparano dei biscotti tipici chiamati “os de mort”, ossia ossa dei morti la cui ricetta può variare da città a città.

 

Halloween in Italia: Emilia Romagna. Nella Romagna la classica zucca intagliata utilizzata come lanterna è stata preceduta dalla Piligrèna, ossia la Pellegrina. Si tratta di una lanterna che veniva usata per spaventare i bambini o qualche poveraccio, la stessa infatti doveva simulare un fuoco fatuo, una misteriosa fiammella che la credenza popolare associava alla manifestazione in terra delle anime dei morti.

 

Halloween in Italia: Abruzzo. Come nella più moderna festa di Halloween, i bambini abruzzesi intagliano e decorano le zucche (dette “Cocce de morte”) e vanno casa per casa, bussando alle porte per chiedere dei dolciumi presentandosi come “L’aneme de le Morte”.
Anche in questa regione esiste l’antica tradizione de la “Tavola dei Morti” che consiste nel preparare la tavola a festa, imbandendola con le pietanze migliori, in modo tale da dare il benvenuto ai propri defunti che in quella notte lasciano i loro loculi per far visita ai propri parenti.

 

Halloween in Italia: Puglia. Oltre a seguire la tradizione de la “Tavola dei Morti”, in alcune città vi è l’usanza di illuminare con lampade e lumini la strada che dovranno percorrere i defunti. Non manca inoltre il rituale giro porta a porta dei bambini per fare incetta di dolci.

 

Halloween in Italia: Calabria. Halloween in Calabria non è certo una novità, al contrario ha radici molto antiche. In origine i contadini realizzavano dei lunghi cortei in direzione del cimitero cittadino e, una volta arrivati a destinazione, ricevevano la benedizione e si riunivano in preghiera; infine organizzavano un banchetto sulle tombe dei propri cari.

 

Halloween in Italia: Sicilia. In questa regione si celebra la “Festa dei Morti”. Tradizione vuole che nella notte tra l’1 e il 2 Novembre i cari estinti portino dei doni ai bambini; una volta ricevuti i regali, al mattino i piccoli si recano insieme ai genitori al cimitero per far visita ai propri defunti.
Più che alla festa americana, questa usante si avvicina maggiormente alla “Dias de los muertos”, una festività messicana raccontata nel 2017 dalla Disney attraverso il film d’animazione “Coco” (che vi consiglio vivamente di vedere).

 

Halloween in Italia: Sardegna. Le antiche tradizioni sarde sono alquanto simili alle più moderne usanze dell’Halloween d’oltreoceano. Il punto di partenza è sempre il medesimo: nel giorno dei morti i defunti lasciano i luoghi di eterno riposo e si recano nelle case nelle quali hanno vissuto da vivi per poter banchettare con la propria famiglia.

Lasciare la tavola vuota significava irritare le anime dei morti che potrebbero poi tornare per vendicarsi. Per tale motivo la sera di Ognissanti veniva imbandita a festa per le anime (pro sas animas).

Al mattino seguente i bambini girano per il paese bussando alle porte delle case e, al grido di “Su mortu mortu” oppure “Is Panixeddas”, chiedono una piccola offerta per i defunti ottenendo in cambio dolci e frutti tipici dell’autunno, tra cui i papassini, le castagne, cioccolata e caramelle.

 


 

Articolo originale pubblicato il 17 Ottobre 2013



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