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Truffa ai Bancomat: ATTENZIONE ecco la Nuova Tecnica (Guarda il VIDEO)

di Federica Federico

15 Febbraio 2014

TRUFFA BANCOMAT

Il bancomat o le carte di credito sono beni preziosi che riescono ad essere anche strumenti di sicura circolazione del danaro.

Tuttavia chi li possiede deve guardarsi bene dal loro furto.

È importante sottolineare che una fraudolenta sottrazione del bancomat o della carta di credito (ed eventualmente anche del codice segreto) può essere veramente pericolosa. Dette carte, se rubate insieme ai codici di accesso al danaro, possono dare ai malviventi la possibilità di sottrarre grosse quantità di soldi alla malcapitata vittima. Inoltre, se la truffa è bene ordita, la vittima rischia di subire il furto senza nemmeno rendersene immediatamente conto.

Il nucleo operativo dei Carabinieri di Roma ha appena scoperto, monitorato e analizzato l’ultima “truffa bancomat” .

5 gli arresti ma non è detto che questo modello di truffa non possa essere stato mutuato da altri malviventi.

La banda individuava la vittima presso uno sportello bancomat, preferiva colpire donne anziane e sole.

– Una volta adocchiata la vittima il palo, un uomo, cercava di evitare che sulla scena del crimine sopraggiungessero ulteriori persone, soggetti terzi, estranei ma capaci di disturbare il piano criminoso.

Intanto l’ignara vittima veniva monitorata da 3 donne di diverse età, ben vestite e dagli insospettabili modi gentili.

La prima di queste donne, la donna più matura (che subito distinguerete osservando il video), agiva durante la comune operazione di prelevamento; discretamente si sporgeva per cogliere il codice segreto che la vittima digitava sulla tastiera, subito dopo si allontanava un po’ e prontamente annotava il codice rubato su un telefonino.

La seconda donna, più giovane della prima, distraeva la vittima in maniera da allontanare la sua attenzione dallo sportello del prelevamento. Alle truffatrici bastava una distrazione della vittima brevissima, per un lasso di tempo minimo appena utile a sottrarre il bancomat.

Ecco come la seconda donna distoglieva l’attenzione della vittima dallo sportello del prelevamento:

dopo avere posto in terra una banconota, nel momento in cui la malcapitata vittima stava per ritirare la carta dallo sportello, quindi ad operazione ultimata, la malvivente richiamava l’attenzione della vittima proprio sulla banconota smarrita. Esortando l’ignara signora a riprenderla, quindi facendole credere che il danaro fosse caduto dalla sua borsa o dal suo portafoglio, “la donna numero 2” riusciva a distrarre le vittime dallo sportello bancomat permettendo alla terza malvivente di entrare in azione.

– Così mentre la vittima rifletteva sulla banconota caduta in terra, la terza donna della banda sostituiva il bancomat della vittima con una copia conforme (ovvero con un’altra carta dello stesso sportello bancario, in genere venivano adoperate per la sostituzione dei bancomat carte oggetto di vecchi furti).

La vittima riportando la sua attenzione sullo sportello bancomat ritrovava danaro e carta come se nulla fosse accaduto.

Ma la banda aveva in mano la “carta originale” e il corrispettivo codice segreto, così in pochi minuti prosciugava i conti delle vittime, lo faceva con un semplice accesso ad uno sportello bancomat.

E l’effettiva sottrazione del danaro aveva così luogo prima ancora che la vittima se ne rendesse conto.

Guarda il video:



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