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Come Scegliere l’Asilo Nido per Nostro Figlio: Guida Pratica alla Scelta

di Alessandra Albanese

12 Marzo 2014

Quando il mio primo figlio compì due anni, cominciai a valutare, insieme al mio compagno, l’idea di fargli frequentare un asilo nido.

Invero quando annunciai la nostra decisione a nonni e zii, tutti concordarono nel fatto che fosse troppo presto mandare il bimbo a scuola.

E allora i dubbi cominciarono ad assalirmi:
Quando è giusto mandare un bimbo al nido?

E soprattutto, quale sarà il miglior asilo per lui?

Sul quando, leggendo i consigli di esperti e pedagogisti, tutti consigliano di evitare di iscrivere un bimbo all’asilo nido quando è molto piccolo.

In genere infatti il bambino fino all’anno di età non ha la percezione del “distacco momentaneo”, e lasciandolo a scuola sperimenta l’abbandono da parte della madre, di cui riconosce persino l’odore.

Purtroppo l’asilo nido per bambini di tenerissima età è una consuetudine scaturita esclusivamente dalle necessità dei genitori che, costretti a lavorare fin da quando il proprio figlio è neonato, spesso non hanno altra scelta che iscriverlo a scuola.

Ed ecco che gli asili nido sono diventati dei luoghi da farci per forza piacere, e di cui scrivere fiumi di parole sui vantaggi della socializzazione precoce, sulla bellezza dello stare con i coetanei piuttosto che con i vecchi e così via.

Un altro aspetto da considerare è poi l’indole di ciascun bambino: ci sono piccoli che davvero si abituano presto a stare in una classe con dei coetanei, e altri (come mio figlio ndr), che anche a due anni vivono la frequenza al nido come una punizione divina e piangono ininterrottamente per lunghissimo tempo.

Ma tant’è, le mamme lavoratrici sono molte, gli asili nido esistono, e i vantaggi di questi ultimi sono in effetti da prendere in considerazione, soprattutto per bimbi che hanno un età tra i due e i tre anni.

La seconda domanda alla quale rispondere è “Quale”.

Diceva tata Lucia (Rizzi, quella di SOS Tata ndr) in un suo libro: “La scuola più buona è quella sotto casa”.

In teoria per le scuole, dalla materna fino alle superiori, vale davvero la regola che la scuola più vicina all’abitazione ha notevoli vantaggi: a meno che non sia cadente e che non goda di pessima fama, frequentare la scuola più vicina consente un risparmio di tempo e di denaro in tempi di “accompagnamenti”, e fa si che anche i coetanei vicini di casa siano con ogni probabilità anche compagni di scuola, e che frequentino le stesse attività sportive, la stessa parrocchia per il catechismo, con un notevole vantaggio per i bambini in termini di socializzazione sia scolastica che extra scolastica.

Per l’asilo nido magari il discorso è un po’ diverso, e forse più delicato, essendo i bambini ancora molto piccoli, e dunque forse più esigenti, così come i genitori.

Come scegliere allora il nido ideale per il proprio figlio?

 

Ecco qualche suggerimento.

Un primo consiglio è quello di valutare la professionalità e l’esperienza del personale. E’ importante infatti che la persona che starà col bambino a questa età piaccia alle mamme, visto che dovrà instaurare un rapporto molto stretto col piccolo.

Verificare dunque la disponibilità delle educatrici, come si prendono cura dei piccoli, e se è possibile è bene assicurarsi che siano sempre le stesse, così da concedere al bambino la possibilità di crearsi un riferimento durante l’assenza della mamma.

Anche il numero di educatori per “alunno” è importante: in genere uno ogni quattro bambini è una buona proporzione.

Quando si parla di professionalità e disponibilità non deve intendersi solo quante volte l’educatrice controlla il pannolino, o gli dia da mangiare, ma anche il modo in cui si porge, l’empatia che si crea col piccolo.

Poi è importante anche sapere del programma educativo (musica, cucina, giardinaggio, pittura), dei giochi e delle attività ludiche che i bimbi svolgeranno, perché i bimbi devono giocare per crescere.

Gli educatori dovrebbero avere svolto dei corsi di formazione, e dovrebbero tenersi aggiornati nel tempo, e anche questo dovrebbe essere un requisito per giudicare una scuola.

Essi stessi dovrebbero assecondare dove possibile le necessità di ogni bambino: certo, è impensabile che il momento della pappa e della nanna sia personalizzato se si hanno tanti bimbi, ma è importante tenere conto anche delle singole individualità il più possibile.

Dal punto di vista della struttura è importante verificare alcuni dettagli.

Tra le prime cose da notare dovrebbe essere la pulizia degli ambienti: in genere è sconsigliato un asilo dove si mangia e si dorme negli stessi locali.

Anche la temperatura, la luminosità, la sicurezza e la grandezza degli spazi sono dati da tenere in considerazione.

Per i bambini molto piccoli sarebbe molto importante che insegnanti ed educatrici non utilizzassero il televisore durante l’orario scolastico: in età così piccola infatti sarebbero da privilegiare l’utilizzo dei cinque sensi per scoprire il mondo, ed evitare l’attività passiva della visione televisiva.

Quasi fondamentale invece uno spazio all’aperto dove i bambini durante le belle stagioni possano giocarci e divertirsi in libertà, avendo la possibilità di sperimentare anche i fenomeni naturali.

Se si decide di lasciare pranzare il bimbo all’asilo bisogna valutare anche questo aspetto:

Come è composto il menù? Come vengono preparati i cibi? C’è un servizio di catering o la cucina è interna?

Potreste anche chiedere di avere una copia dei menù, così da verificare cosa mangia il bimbo ogni giorno, e se il consiglio di mangiare molta frutta e verdura viene rispettato. Gli asili nido “virtuosi” ad esempio, ma il trend è oramai in netta crescita, hanno menù bio, o suggeriscono merende e colazioni a base di frutta, piuttosto che di snack industriali.

Infine il tasto più dolente è il costo. Purtroppo sul territorio italiano gli asili nido comunali sono inferiori rispetto alla domanda, e la frequenza dei piccoli è vincolata a tutta una serie di restrizioni quali la residenza, la presenza di nonne o parenti, il reddito ecc. E poi, in moltissimi casi anche l’iscrizione al nido comunale è soggetto a rette mensili.

Per quel che riguarda il costo degli asili privati, è bene informarsi non solo sul mensile, ma anche su vari altri costi che potrebbero essere i pasti, i pannolini, il materiale di consumo vario, eventuali divise o grembiuli etc.

La scelta dell’asilo dipende anche dalla reputazione che questo gode: informarsi con altre mamme sarebbe un altro aspetto da valutare prima della decisione finale.

Infine, e questo è il consiglio personale che posso dare, da mamma a mamma, fidatevi del vostro istinto, e più di ogni altra cosa della reazione di vostro figlio: lui di certo non sbaglierà!



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